Cambiano le misure anti-contagio anche in Lombardia, la regione più colpita dal Coronavirus. Da mercoledì 15 luglio anche in questa regione non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto, norma in vigore dallo scorso 5 aprile. Questo non sarà più necessario farlo, solo se non se non sarà possibile mantenere il canonico metro di distanza tra le altre persone. È quanto prevede la nuova ordinanza regionale che sarà firmata a breve dal presidente Attilio Fontana che recepisce le indicazioni del comitato tecnico-scientifico.
In ogni caso la mascherina non andrà però in soffitta; sia in Lombardia sia nel resto d’Italia. Nei luoghi chiusi, infatti, resta l’obbligo di protezione: sarà necessario indossarla negli uffici pubblici, sui mezzi di trasporto pubblici (aerei e treni compresi) e quando si entra in un negozio o al supermercato, nei bar e nei ristoranti quando non si è seduti al tavolo e ci si sposta per entrare o uscire o per andare in bagno. Anche chi va in palestra, dal parrucchiere o in un centro estetico o in visita un museo deve indossare il dispositivo di protezione individuale. E in ufficio, se le postazioni di lavoro sono troppo vicine, è bene utilizzare la mascherina oltre che garantire un costante ricambio d’aria: i luoghi critici sono gli ambienti chiusi di dimensioni ridotte e con limitata ventilazione.
Un recente studio giapponese ha scoperto che, su 100 casi, le probabilità di prendere il Coronavirus sono quasi 20 volte più alte all’interno che all’esterno. Le riunioni all’aperto riducono il rischio perché il vento disperde le goccioline e la luce solare può uccidere parte del virus. Il rischio di contrarre il virus è molto più basso all’esterno che all’interno, ma il “rischio zero” non esiste.
Ma quando dovremo indossare la mascherina nei luoghi all’aperto? In spiaggia non sarà necessario ma quando ci si muove per andare al bar o in altri luoghi chiusi bisognerà ricordarsi di averla con sé e soprattutto di indossarla o anche quando per esempio si cammina in una città marina particolarmente affollata. Stesso concetto quando si entra in un rifugio in montagna. Sagre e fiere restano vietate. Il rischio di non mantenere il distanziamento sociale è alto e il numero di contagi non è ancora così basso da fornire una garanzia sufficiente a livello nazionale.
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