SALUTE

Apnee notturne: cosa cosa, i fattori di rischio e come intervenire subito

L’apnea notturna è una sindrome di cui soffre un numero di persone ragguardevole. È meglio non sottovalutare il problema e rivolgersi ad uno specialista.

La sindrome da apnea notturna colpisce una popolazione dal 2% al 4%. Almeno questi sono i numeri noti. Probabilmente quelli reali sono molti di più. Si tratta dell’interruzione del respiro durante il sonno, che può avere una durata variabile nel tempo. Il respiro è un’azione semivolontaria del corpo. Non è involontaria come il battito del cuore ma non è neanche volontaria come ad esempio il movimento del braccio. A differenza del battito cardiaco infatti, il respiro si può volontariamente interrompere, con l’apnea.

Allo stesso tempo, si respira senza pensarci. In questo senso è azione semivolontaria. E durante il sonno, quando lo stato di coscienza è alterato ed i movimenti ridotti al minimo, è fondamentale che si mantenga il respiro costante. Le apnee notturne interrompono questo meccanismo naturale. Ci sono diversi motivi e possibili cure per questa sindrome.

Le cause ed i rimedi all’apnea notturna

La prima causa è attribuibile all’ostruzione della gola. Può dipendere dalla posizione, dalla conformazione del cranio, o ad esempio da un tessuto adiposo eccessivo che grava sul cavo orale necessario a far passar l’aria. Anche l’aumento dei tessuti delle tonsille può causare questo fenomeno, che in questo caso è sporadico, quindi non si può parlare di sindrome.

Apnee notturne – newsby.it

Altre cause per le forme croniche di apnea notturna sono attribuibili a diversi fattori. Tra cui l’alterazione dei centri nervosi addetti al respiro. In pratica, in alcuni momenti il cervello non trasmette il bisogno di respirare, per cui il corpo inibisce il respiro. La causa più comune è un collasso notturno dei muscoli della trachea. Le apnee notturne sono molto fastidiose, e possono seriamente compromettere la qualità del sonno, ed anche aumentare l’ansia, rendendo più faticose le attività diurne.

Chi ne soffre dovrebbe non sottovalutare il problema e farlo diagnosticare da un esperto. In questo modo si può ricorrere alla terapia più idonea al soggetto, dipendentemente dalle cause. Se si tratta di ostruzione fisica di deve intervenire chirurgicamente. In caso contrario può essere prescritta una terapia farmacologica, preferibilmente naturale.

L’agopuntura e l’omeopatia sono particolarmente efficaci nel trattamento delle apnee notturne. Devono in ogni caso essere prescritte da un medico dopo attenti esami e diagnosi specifica per il soggetto. Chi vive quotidianamente con le apnee notturne è costretto ad avere una qualità della vita davvero poco invidiabile, con ansia, irritabilità e crisi di sonno durante il giorno. Si può rimediare.

Giulia Borraccino

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