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Di fronte all’inizio della guerra in Ucraina, Mario Draghi, il presidente del Consiglio, non è rimasto in silenzio e ha subito chiesto una fine tempestiva delle ostilità. “L’Ucraina è una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Esprimo la solidarietà piena incondizionata del popolo italiano al popolo ucraino e al presidente Zelensky. Quanto succede lì riguarda tutti noi e nostre democrazie“.
Draghi ha poi invitato Putin a mettere fine “allo spargimento di sangue” e a ritirare “le forze militari dai confini dell’Ucraina in modo incondizionato“.
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Draghi ho poi parlato delle sanzioni contro la Russia. “Questo pomeriggio avremo una consultazione dei G7, alla quale parteciperà anche il Segretario Generale della NATO Stoltenberg, al termine della quale mi recherò a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario. In quella sede, decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia. Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso la Russia, come è purtroppo accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione“, ha concluso Draghi.
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