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È stato proclamato per oggi lo sciopero nazionale della scuola: a piazza SS Apostoli a Roma è andata in scena una manifestazione organizzata dalle più importanti sigle sindacali del settore. “Oggi siamo in piazza perché dopo 2 anni di pandemia ci saremmo aspettati dal governo un atteggiamento nei confronti della scuola pubblica molto diverso“, ha spiegato Francesco Sinopoli (Flc Cgil). Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, ha aggiunto: “C’è un Dl che è un atto autoritario che vuole” rendere meno accessibile la scuola. “Il governo non ha mantenuto i patti“, ha detto Elvira Serafini, segretaria generale Snals. Infine le parole di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda: “Il contratto è scaduto da 3 anni e 5 mesi e il governo ha stanziato cifre irrisorie“.
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Presente anche Maurizio Landini, il segretario della Cgil. “Il diritto alla scuola deve essere garantito a tutti, e oggi non è così. È una giornata a difesa del diritto alla conoscenza. Il governo ha deciso di andare per conto suo facendo un decreto, e questo è sbagliato. Non si può cambiare l’ambiente scolastico andando contro chi ci lavora. Bisogna superare la precarietà e aumentare i salari. Fare un decreto è una cosa antidemocratica“, ha dichiarato a margine della manifestazione.
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