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Napoli, De Magistris: “Violenza da condannare”, ma poi attacca De Luca

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Una notte di disordini, tumulti e tensione sociale quella vissuta da Napoli, in concomitanza con le prime ore di lockdown varate dal governatore Vincenzo De Luca. Una giornata dunque molto triste per il capoluogo della Campania, con il sindaco Luigi De Magistris che ha provato a ricostruire ciò che è avvenuto in città.

“Disordini a Napoli? Qualcuno strumentalizza disagio”

Esattamente 24 ore fa mi trovavo al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dove peraltro ho espresso le mie preoccupazioni sul piano sociale ed economico – ha spiegato De Magistris –. Nessuno però ha rappresentato il rischio che potesse avvenire qualcosa di anche lontanamente simile a quello che è avvenuto stanotte a Napoli“.

Il sindaco ritiene peraltro che ciò che il ministero dell’Interno ha detto a proposito dei fatti di Napoli meriti una riflessione: “Il Viminale ha parlato di azione premeditata, preordinata, strategica e pianificata. Quindi verrebbe da pensare che si tratti di un’azione talmente raffinata e scrupolosa che è sfuggita anche a chi doveva evidentemente garantire che non accadesse. Spero che quello che è accaduto ieri sia da considerare come un fatto isolato, in cui alcune frange violente hanno cercato di strumentalizzare in maniera forte un disagio sociale“.

L’attacco a De Luca: “Grave annunciare così lockdown”

C’è però un aspetto nell’intera gestione del nuovo lockdown che il sindaco di Napoli non digerisce. “Quello che è stato grave, secondo me, anche per le modalità e le forme utilizzate, è stato l’annuncio di un nuovo lockdown. Peraltro regionale e non nazionale – ha spiegato De Magistris –. Non è parso infatti accompagnato da un piano con le misure di sostegno. C’è stata una specie di cortocircuito tra governo nazionale e Regione. De Luca ha dato l’annuncio senza consultare nessuno, addirittura l’abbiamo appreso dalle agenzie mentre eravamo in comitato. Questo spiega anche come ci sia poca organizzazione per controllare il territorio“.

Inevitabile anche un commento più concreto sugli scontri avvenuti in quel di Napoli. Così De Magistris: “La violenza va sempre condannata. Ma in questo momento, nonostante le immagini di ieri, più che 1000 militari credo servano 1000 medici, 1000 infermieri e tanta liquidità. È necessario immettere liquidità, anche considerando le peculiarità dell’economia partenopea“.

Luca Leva

Napoletano classe 1989. Giornalista, videoreporter e fotografo. Corrispondente da Napoli in funzione di videogiornalista per importanti editori nazionali, mi occupo principalmente di cronaca e politica. Faccio parte del collettivo di fotogiornalisti Buenavista photo.

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