Stasera alla Festa dell’Unità a Firenze è intervenuto Carlo Calenda, che ha incontrato il sindaco Dario Nardella. Il segretario di Azione ha detto: “Non è un piano quello della Schlein sui migranti. Riscrivere Dublino è uno slogan. Non è un piano. Quando ci sono le crisi migratorie, devi bloccare i flussi, lo devi fare lavorando con i paesi di origine e di transito. Altrimenti gli altri Paesi ti chiudono le frontiere e devi gestire 150 mila arrivi che non puoi gestire“.
Calenda ha affermato: “A me quello che interessa è parlare con una persona che stimo come Dario Nardella su questioni, prima di tutto nazionali, come il salario minimo, il piano sulla sanità, le iniziative per evitare la deindustrializzazione del Paese. Poi parleremo anche di elezioni, ma non so cosa vuole fare Renzi né il Pd perché non sono più alleato con Renzi né sono del Partito Democratico. Quello che consiglierò al Pd è di dire cose che si capiscano“.
Il segretario di Azione ha sottolineato: “Io sono per limitare gli affitti brevi immediatamente come è stato fatto in tutte le grandi capitali del mondo. Se andiamo avanti a questi tassi di turismo, collasseranno i centri storici. A Roma e Firenze non si gira più. Lo stesso vale per Bologna. Noi dobbiamo selezionare i turisti che vengono, devono spendere molto. Le città non devono essere distrutte. Questo Paese non prende mai una decisione, è sempre sulla gestione dell’emergenza“.
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