In Slovacchia ha vinto il partito filorusso Smer dell’ex premier Robert Fico, seguito da quello liberale e centrista Slovacchia Progressista. Fico è già stato primo ministro in passato, esattamente tra il 2006 e il 2010 e tra il 2012 e il 2018. Le trattative per la formazione del governo inizieranno già nelle prossime ore.
Le posizioni del politico sembrano chiare: durante la campagna elettorale aveva promesso di fermare l’invio di armi in Ucraina, di ostacolare l’adesione dell’Ucraina alla NATO e di opporsi alle sanzioni contro la Russia. I chiari propositi del leader di Smer fanno crescere una certa preoccupazione nei Paesi europei che sostengono l’Ucraina. Al momento l’unico paese dell’Unione Europea contrario all’invio di aiuto militari all’Ucraina è l’Ungheria, guidata dall’autoritarismo di Viktor Orbán.
Michal Simecka, il principale rivale di Robert Fico sottolinea: “Non siamo ipermoderni. Solo civili“. “In gioco in queste elezioni c’è il futuro dell’Europa. Una scelta tra il passato, con il pericolo dell’isolamento internazionale e lo spostamento verso la Russia, e il futuro di un’Europa forte e democratica” ha detto al Corriere della Sera. Il leader del partito di centro-sinistra Slovacchia progressista e vicepresidente del Parlamento europeo ha 39 anni, è laureato in scienze politiche e ha un passato da giornalista. Sul leader di Smer non ha dubbi: “Insieme ai partner estremisti, Fico vuole riportare la Slovacchia a un passato in cui gli oligarchi dominavano lo stato“.
L’ex premier Robert Fico si era dimesso nel 2018 per la vicenda dell’assassinio del giornalista Ján Kuciak e della sua compagna, per cui è stato indagato. In passato ha promesso di bloccare l’invio di armi all’Ucraina e ha fatto una campagna contro i diritti LGBTQ+. “Mentre il progressista Misho (Michal) decide se oggi è un ragazzo, una ragazza o un elicottero oggi, per noi l’ideologia di genere nelle scuole è inaccettabile e il matrimonio è un’unione unica tra un uomo e una donna”, ha dichiarato recentemente. “Certamente non sarò mai un sostenitore del fatto che le persone LGBTQ+ possano sposarsi, come vediamo in altri paesi”.
Nel corso della sua campagna elettorale, ha anche sottolineato la preoccupazione per l’aumento del numero di migranti. A settembre ha detto: “Neppure Dio non sa chi [dei migranti illegali] è un terrorista o chi abbia una qualche malattia infettiva“. Nel 2016 affermava: “Può sembrare strano, mi dispiace ma l’Islam non ha alcun posto in Slovacchia”.
Robert Fico ha puntato sullo scontento popolare per attirare l’attenzione e frasi spazio tra l’opinione pubblica con le sue posizioni vicine alla politica Russa e a quella di Viktor Orbán, leader ungherese. Nel 1987 si è iscritto al Partito Comunista di Cecoslovacchia e dopo il crollo del regime comunista cecoslovacco del 1989 è entrato nel Partito della Sinistra Democratica (SDL). Qualche anno dopo ha fondato un nuovo partito chiamato Direzione – Socialdemocrazia (SMER), inizialmente di centro, ma poi mutatosi in partito populista di sinistra. Ha ricoperto la carica di Primo Ministro della Slovacchia per due mandati: il primo dal luglio 2006 al luglio 2010 e il secondo dall’aprile 2012 al marzo 2018.
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