A Firenze, nella giornata di mercoledì 3 maggio, si è aperta l’iniziativa di Filcams Cgil “The new order”, su contratti e appalti. Alla Stazione Leopolda è intervenuto il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, che ha dichiarato: “Bisogna introdurre un unico contratto di inserimento al lavoro. Proponiamo di cancellare forme di lavoro assurdo. Bisogna fondare tutto su formazione e stabilità. Non i voucher, ma una stabilità nel percorso di lavoro. Gli incentivi alle imprese non possono dati a pioggia. In settori come turismo, servizi, commercio, c’è una crescita e ripresa, ma non c’è un contratto che si sta rinnovando. Non posso continuare a dare incentivi se non si rispettano le norme sulla sicurezza. Questi sono elementi di cambiamenti per noi. Non possiamo permetterci di perdere investimenti come quelli del Pnrr. Rischiamo di fare una figura pessima in Europa“.
Il segretario nazionale della Cgil Landini ha aggiunto: “Se si sono improvvisamente svegliati e ci convocano, spero che non sia domenica alle 19, per poi dirci che hanno già deciso cosa fare il mattino dopo. Se vogliono fare trattative col sindacato devono farlo prima di prendere le decisioni, altrimenti è una finta, e noi delle farse ci siamo stancati. Se vogliono aprire davvero un confronto con noi, abbiamo avanzato proposte su tutto: piattaforme per la salute, la sicurezza, le pensioni, gli investimenti nelle infrastrutture. Però il governo deve decidere se vuole fare vetrine e propaganda: noi siamo stanchi, e non ne abbiamo bisogno. Se vuole confrontarsi con noi deve iniziare a rispondere alle cose che abbiamo chiesto, e capire se prima di prendere le decisioni vuole sentire anche il nostro parere ed è disponibile a trovare delle intese, cosa che finora non sta facendo“.
Landini è intervenuto anche sul tema delle morti sul lavoro. Un argomento che quest’anno, purtroppo, è tornato spesso agli onori della cronaca: “Sul lavoro si continua a morire, la media dei tre morti giornalieri non si è abbassata, anzi abbiamo visto anche un aumento degli infortuni e delle malattie professionali. È importante agire prima, arrivare a zero morti sul lavoro. Dopo è troppo tardi, purtroppo. Stiamo chiedendo investimenti, più ispettori sul lavoro, fondi sulla sanità, fare la patente a punti. Un’azienda che non rispetta le regole, non deve essere messa in condizioni di lavorare“.
Infine, Landini ha parlato del tema dei migranti, un argomento sempre caldo e per questo fonte di spaccature. Secondo il segretario, “non si sta affrontando il problema migranti, ma solo in modo propagandistico. Abbiamo più giovani che vanno via dall’Italia, 120 mila giovani, piuttosto che stranieri che vengono nel nostro Paese. Abbiamo un processo di denatalità sotto gli occhi di tutti. Tra 15-20 anni saremo 6 milioni di persone in meno. Se tu vuoi far reggere lo stato sociale, hai bisogno di aumentare l’occupazione, la nostra è la più bassa in Europa. Anche sul versante della migrazione, bisogna cancellare le leggi folli degli ultimi anni, dalla Bossi Fini alle altre. Bisogna fare un piano di integrazione per costruire un futuro. È un problema di tutta l’Europa, ma dobbiamo dimostrare di affrontare questi temi“.
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