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Rivedere i meccanismi della Cassa integrazione ed eliminare le complicazioni amministrative, prima di dedicarsi alla riforma fiscale. È questo il piano illustrato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto durante il Consiglio Federale della Uil a Roma. Un’assemblea durante la quale è stato eletto il nuovo segretario generale dell’Unione Italiana del Lavoro, Pierpaolo Bombardieri, che succede a Carmelo Barbagallo, in carica dal 2014 ed eletto venerdì alla guida della Uil pensionati.
Il premier ha confermato che è allo studio, da parte del governo, l’idea di revisione della Cassa integrazione guadagni. “Penso all’estensione della Cassa integrazione per tutti i dipendenti del privato – ha detto -. Una misura che purtroppo ha subito dei profondi ritardi, soprattutto per quanto riguarda la Cassa integrazione in deroga. Questo anche a causa di complicazioni amministrative che hanno coinvolto più livelli istituzionali, comprese le Regioni”.
“Siamo ancora più consapevoli e determinati a intervenire, per riformare istituti che si sono rivelati, anche per la stratificazione nel corso del tempo, particolarmente farraginosi – ha poi aggiunto il presidente del Consiglio -. Con la ministra Catalfo siamo d’accordo di rivedere questi meccanismi, anche perché quello della Cassa integrazione tra ordinaria, straordinaria, residuale, fissa, relativa a fondi agricoli e bilaterali, richiede una manutenzione. Una revisione in termini anche di maggiore efficacia ed efficienza”.
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Conte ha poi confermato il proseguimento senza particolari intoppi della discussione sul Dl semplificazioni: “Approveremo il decreto all’inizio della prossima settimana – ha detto -. Non possiamo pensare che per episodi o sacche di illegalità il Paese non possa correre. Questo è il momento del coraggio: dobbiamo osare, anche se con tutte le cautele del caso, per dare risposte ai nostri lavoratori”.
“Con il decreto semplificazioni introdurremo misure volte a dare nuovo impulso agli investimenti senza far venir meno i controlli più rigorosi – ha poi aggiunto il premier –. Stiamo mettendo a punto controlli più efficaci per assicurare il contrasto alle infiltrazioni mafiose, vogliamo rafforzare i presidi di legalità ma dobbiamo anche essere coraggiosi. Si tratta di un intervento per dare impulso alla ripresa su cui non è ammissibile esitare”.
Dopo aver parlato di Cassa integrazione e Dl semplificazioni, il premier ha poi anticipato quella che sarà la discussione, nell’ambito del Consiglio dei ministri, sulla riforma fiscale: “È un’altra priorità del governo: la prossima settimana a Palazzo Chigi ripartirà il tavolo di discussione. Una riforma fiscale non si fa in pochi giorni ma il Paese ne ha assoluto bisogno. La riforma procederà in tre direzioni: semplificazione, contrasto all’evasione fiscale, anche tramite la promozione dei pagamenti digitali, e aumento dei redditi disponibili. Tutto ciò andrà a favore sia di chi lavora sia di chi produce”.
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