L’Italia, insieme con altri 9 Paesi, torna sotto il monitoraggio dell’Ue per gli eccessivi squilibri macroeconomici.
È tra i 9 Stati membri che secondo la Commissione europea potrebbero essere esposti a “elevati rischi per la sostenibilità di bilancio” nel medio termine. È quanto emerso dell’analisi compiuta dall’esecutivo europeo nella Relazione sul meccanismo di allerta, “Alert mechanism report“.
I conti italiani saranno dunque oggetto di una revisione approfondita (in-depth reviews) per valutare l’evoluzione della situazione. In totale sono 17 gli Stati membri “sotto esame”. A preoccupare, tra i fattori indicati dall’Alert mechanism report di Bruxelles, sono l’alto indebitamento della Penisola, accomunata in questo a Grecia, Spagna e Portogallo, e il deficit. “I Paesi con i più alti indici di indebitamento sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti nelle condizioni di finanziamento. In uno scenario di aumento di 1 punto percentuale del differenziale tra crescita e interessi, il debito aumenterebbe di oltre 10 punti percentuali del Pil entro il 2023 in Italia, Grecia, Spagna e Portogallo“, ha segnalato la Commissione Ue.
“In Italia rimangono invariati i timori legati all’elevato rapporto debito pubblico-Pil“, ha riferito l’esecutivo europeo. L’indebitamento “rimane elevato” e sebbene sceso al 150,3% del Pil nel 2021 “dovrebbe rimanere ben al di sopra del livello del 2019“. Il deficit, ridotto al 7,2% nel 2012, “si prevede che continuerà a ridursi. Ma i differenziali dei rendimenti si sono discostati “notevolmente” dalla media dell’eurozona aumentando i costi di finanziamento“. “I rischi per la sostenibilità fiscale sono elevati nel medio termine“, ha segnalato la Commissione Ue.
Quanto alla manovra di bilancio 2023, che ha ricevuto ieri il via libera dal Consiglio dei ministri, il parere definitivo di Bruxelles è atteso nelle prossime settimane. “Non abbiamo adottato un’opinione sul documento programmatico di bilancio dell’Italia perché presentato dal governo uscente a politiche invariate. Ci aspettiamo di ricevere il piano completo dal nuovo governo a breve e forniremo la nostra opinione nelle prossime settimane“, ha riferito il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis.
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