POLITICA (Bruxelles). “I fatti sono i seguenti. Entro il venerdì 27 marzo, i 19 membri attivi del Consiglio scientifico, per iscritto e all’unanimità, hanno chiesto al professor Ferrari di rassegnare le sue dimissioni e hanno incaricato i vice presidenti di trasmettergli la richiesta e le motivazioni. Le motivazioni si possono riassumere nella totale mancanza di comprensione della missione del Consiglio europeo della ricerca. Fin dall’inizio il Prof. Ferrari non ha mostrato un impegno adeguato con il Consiglio scientifico, non partecipando a molte riunioni. Inoltre ha preso diverse iniziative personali senza consultare il Consiglio scientifico. Il suo mandato è di essere portavoce del Consiglio scientifiche e non di prendere iniziative autonome. Poi, il 7 aprile il professore si è dimesso”. Così Fabio Zwirner, vice presidente dell’Erc per le scienze fisiche e l’ingegneria e professore di fisica teorica all’Università di Padova.
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