La guerra in Ucraina ha provocato un’avvicinamento più forte all’Europa da parte di alcuni Paesi vicini, che desiderano entrare a far parte dell’Unione. Nel 2022, infatti, la lista dei candidati si è allargata e gli Stati membri dell’Unione Europea discutono se integrare alcuni Paesi possa rappresentare una minaccia più che un’opportunità, considerando le complesse situazioni economiche e geopolitiche di alcuni di loro e le possibili conseguenze sugli Stati europei.
Attualmente i Paesi candidati all’Ue sono:
I ministri Ue degli Affari europei si sono incontrati lunedì per discutere delle azioni indispensabili per portare avanti il processo di allargamento dell’Unione europea, riflettendo sulla possibilità per i Paesi dei Balcani e i tre dell’est (Ucraina, Moldova e Georgia) di entrare a farne parte. In occasione del vertice UE-Balcani occidentali l’UE ha affermato che “il futuro dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Kosovo) è all’interno dell’UE” e i leader hanno sottolineato il loro impegno per accelerare il processo di adesione.
Per quanto riguarda Moldavia e Ucraina, esisterebbero invece alcuni dubbi che farebbero mettere in discussione le certezze di un contesto geopolitico equilibrato. La Moldavia, infatti, non vive proprio una situazione economica ideale: “L’economia moldava è assai meno diversificata di quella europea e dipende ancora molto dal settore agricolo“, si legge in una nota di Bruxelles, e in una situazione simili sarebbe anche l’Ucraina, con il Pil, nel 2021, inferiore di quasi il 30% alla media europea. Molti dei Paesi membri pensano che l’eventuale ingresso dell’Ucraina possa scombussolare gli equilibri del bilancio europeo.
«Oggi lo scenario più probabile è che i Ventisette si accordino in dicembre per aprire i negoziati con Kiev e Chișinău – spiega Michael Emerson, un ricercatore del Center for European Policy Studies (CEPS) a Bruxelles – La guerra russa in Ucraina induce a offrire loro prospettive comunitarie, mettendo da parte i dubbi di coloro che temono di aprire le porte dell’Unione europea a Paesi instabili, col rischio di ripetere l’esperienza avuta con la Polonia o l’Ungheria. Certo, non mancano le incertezze da qui a fine anno».
Affinché un Paese candidato possa entrare ufficialmente a far parte dell’Unione Europea ci sono dei criteri di adesione, o criteri di Copenaghen da prendere prima in considerazione, che definiscono le condizioni essenziali che tutti i paesi candidati devono soddisfare, e questi sono:
Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…
Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…
Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…
Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…
Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…
ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…