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Usa: via libera alla vendita di carne coltivata in laboratorio

Negli USA è arrivata, mercoledì scorso, l’approvazione da parte della Food And Drug Administration FDA e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), per la vendita di carne di pollo coltivata in laboratorio. Le due startup californiane che hanno ricevuto l’ok per la produzione e la vendita di carne cresciuta in laboratorio, sono Upside Food e Good Meat. Si tratta di carne “nutriente come quella convenzionale” chiariscono i produttori, prodotta grazie alla moltiplicazione delle cellule muscolari degli animali. A riportare la notizia il quotidiano The Washington Post.

USA: carne sintetica nei supermercati e ai ristoranti

Negli Stati Uniti si potrà acquistare carne creata in laboratorio nei supermercati e consumarla al ristorante. Per il momento il via libera per la vendita è stato dato solamente per la carne di pollo. A garantirne la sicurezza è la FDA e la USDA. Per la produzione di carne artificiale le aziende raccolgono e conservano nei laboratori le cellule di animali, fatte moltiplicare all’interno di un apposito bioreattore o fermentatore. Le cellule vengono combinate con una miscela che include amminoacidi, acidi grassi, zuccheri, sali, vitamine e altri elementi di cui hanno bisogno per crescere. Gli strati vengono poi stampati per ottenere diversi formati di carne, come hamburger o bocconcini.

Foto | unsplash @eduardosoares – Newsby.it

La carne sintetica non necessita, inoltre, di iniezioni di antibiotici per crescere bene, poiché l’intero processo avviene in laboratori sterilizzati e rigidamente controllati. Aspetto e sapore della carne creata in laboratorio sono equiparabili a quelli della carne convenzionale. Le aziende hanno dichiarato di voler proporre la carne in ristoranti esclusivi: Upside ha stretto una partnership con il ristorante Bar Crenn e Good Meat coinvolgerà, invece, uno dei ristoranti dello chef Jose Andrés.

I vantaggi sono davvero tanti, la produzione e la vendita della carne sintetica rappresentano un importante passo in avanti per la riduzione dei danni ambientali e animali degli allevamenti intensivi. La carne è infatti uno dei cibi con il più alto impatto ambientale. Secondo un’analisi del 2020 dell’agenzia inglese Our World in Data, effettuata su 38mila allevamenti sparsi in 119 Paesi, “i prodotti di derivazione animale come le carni rosse producono da 10 a 50 volte più gas serra rispetto ai prodotti vegetali“.

Oggi sono più di 150 le aziende nel mondo ad aver sperimentato la carne sintetica non soltanto di pollo, ma anche di maiale, agnello e manzo e ad essersi concentrate sulla vendita. Esperimenti del genere sono stati effettuati anche da alcune aziende italiane.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l'Università di Parma. Scrivo di cinema, cultura e attualità e amo la fotografia e la buona musica.

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