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MONDO

Unesco, la baguette diventa patrimonio immateriale dell’umanità

La baguette, uno dei simboli per eccellenza della Francia, oggi è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Consumata ogni giorno da 12 milioni di francesi, è un vanto della gastronomia del Paese. Nello specifico, sono le competenze artigianali e la cultura della baguette ad essere state valorizzate dall’organizzazione, che onora soprattutto le tradizioni da salvaguardare piuttosto che i prodotti stessi. La scelta di presentare la candidatura della baguette era stata avanzata lo scorso dalla Francia, quando le autorità transalpine l’aveva preferita ai tetti di zinco di Parigi e a un festival del vino del Giura. Il presidente Emmanuel Macron aveva dato il suo appoggio alla candidatura descrivendo la baguette come “250 grammi di magia e perfezione”.

“È il saper fare dell’artigiano”

Non si è fatto attendere il commento del presidente della Confederazione nazionale della panetteria-pasticceria francese, Dominique Anract.È un riconoscimento per la comunità degli artigiani fornai e pasticceri. La baguette è farina, acqua, sale, lievito e il saper fare dell’artigiano“, ha dichiarato. L’importante riconoscimento è particolarmente importante, soprattutto tenendo conto dei rischi che pesano su questa tradizione, come l’industrializzazione e il calo del numero delle imprese, soprattutto nelle comunità rurali. Basti pensare che negli ultimi 50 anni hanno chiuso i battenti in media circa 400 panifici ogni anno. Nel 1970 in Francia i panifici artigianali erano circa 55mila (un forno ogni 790 abitanti) contro i 35mila di oggi (uno ogni 2mila abitanti).

Sfornate 6 miliardi di baguette all’anno

Ogni anno vengono sfornate dalle panetterie francesi più di sei miliardi di baguette.
Apparsa per la prima volta all’inizio del XX secolo a Parigi, la baguette è una pagnotta lunga e sottile, croccante fuori, ma morbida all’interno, conosciuta in tutto il mondo come simbolo della vita quotidiana francese.

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

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