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Ucraina, il Cremlino ai soldati: “Fine guerra entro il 9 maggio”

Nel trentesimo giorno dall’inizio dell’invasione russa, l’esercito dell’Ucraina è riuscito a riprendere il controllo di città e posizioni di difesa a Est di Kiev. A riferirlo è l’intelligence britannica nel suo bollettino quotidiano, pubblicato su Twitter dal ministero della Difesa inglese. “La controffensiva ucraina, insieme al ripiegamento delle forze russe su linee di rifornimento troppo estese, ha permesso all’Ucraina di rioccupare città e posizioni di difesa fino a 35 chilometri a Est di Kiev”, si legge nel comunicato.

Sempre secondo il bollettino, le forze ucraine dovrebbero tenare di spingere indietro l’esercito russo lungo l’asse Nord-occidentale da Kiev fino all’aeroporto di Hostomel. Nel Sud dell’Ucraina, invece, i militari russi “stanno ancora cercando di aggirare Mykolaiv con l’obiettivo di puntare a Ovest verso Odessa, ma i loro progressi vengono rallentati da motivi logistici e dalla resistenza ucraina”.

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Sia l’intelligente del Regno Unito che quella degli Stati Uniti hanno confermato che l’esercito ucraino ha colpito degli “obiettivi di alto valore”. Uno di questi è la grande nave d’assalto Saratov, distrutta durante un attacco al porto occupato di Berdyansk. Altre due navi da sbarco, Caesar Kunikov e Novocherkassk, sono state danneggiate. Inoltre, l’esercito ucraino ha reso noto che le truppe russe hanno fallito nel tentativo di accerchiare Kiev e non sono nemmeno riuscite a conquistare Mariupol. Alcune unità si sarebbero ritirate in seguito alla perdita di oltre il 50% del loro personale.

La Russia ai suoi soldati: “Fine guerra entro il 9 maggio”

Stando a quanto riporta Sky News, i soldati russi stanno ricevendo dai loro superiori l’indicazione che la guerra debba finire entro il 9 maggio. I militari ucraini riferiscono di un “costante lavoro di propaganda in corso nel personale delle forze armate russe” che fa riferimento al nove maggio, data in cui la Russia celebra – con una parata a Mosca – la Giornata della vittoria in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale.

Intanto, le forze russe hanno creato un parziale corridoio terrestre verso la Crimea dalla regione di Donetsk. Lo ha affermato il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto scrive il Guardian. Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell’intera regione del Donbass. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass.

Il ministero ha anche riferito che due missili Kalibr hanno colpito e distrutto il principale deposito di carburante a disposizione dei militari ucraini, presente nelle vicinanze di Kiev. A Kharkiv, l’esercito russo ha bombardato un policlinico situato nel distretto di Osnovyansky, causando la morte di quattro persone. Altri sette civili sono rimasti feriti nell’attacco. Nelle vicinanze della struttura medica non sono presenti strutture militari o altri possibili bersagli.

Ucraina, via libera a corridoio umanitario da Mariupol

Come comunicato su Telegram dal vice primo ministro Iryna Vereshchuk, per oggi sono stati concordati due corridoi umanitari in Ucraina. Uno di essi porta dalla città assediata di Mariupol a Zaporizhzhia, l’altro conduce da Melitopol a Zaporizhzhia. L’ufficio della l’ufficio della procura ucraina ha riferito che il numero dei bambini morti nel Paese dall’inizio dell’invasione è salito a 135 (ieri era a 128). I bimbi feriti, invece, sono 184.

Nella notte, due missili hanno colpito una struttura militare ucraina nella periferia di Dnipro. Lo ha riferito Valentyn Reznichenko, il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk. L’attacco ha causato gravi danni. I soccorritori sono al lavoro per capire se ci sono persone tra le macerie.

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E continuano le operazioni di rimozione dei missili russi caduti all’interno delle abitazioni. Le immagini – diffuse dal servizio statale per le emergenze in Ucraina –mostrano gli artificieri al lavoro in una casa a Chernihiv.

Appello di Zelensky a Mosca: “Necessario cercare la pace”

Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, ha dichiarato di aver parlato con vari primi ministri, tra cui Gitanas Nausėda (Lituania), Naftali Bennett (Israele) e Boris Johnson (Regno Unito). L’obiettivo di questi dialoghi è far capire alla Russia che “è necessario cercare la pace. Anche la Russia deve farlo“. Zelensky ha ricordato che è “passato un mese dall’inizio del conflitto“. Ha poi aggiunto che “se la Russia sapesse cosa l’aspetta, sono sicuro che avrebbe paura a venire qui“.

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Sergei Lavrov, il ministro degli Esteri russo, ha denunciato l’apertura di “una guerra ibrida totale” di Ue e Usa contro la Russia. Il Cremlino ha poi negato qualsiasi violazione delle leggi internazionali sull’utilizzo delle bombe al fosforo. Quest’ultime rientrano tra gli strumenti bellici vietati dalla Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali.

Redazione

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