Trump, parole sconcertanti: “I medici guadagnano dal Coronavirus”

Contro il Coronavirus ci ha combattuto ed è guarito. Ma Donald Trump continua a sostenere posizioni complottiste in pubblico su come il mondo sta affrontando la pandemia. E il suo intervento in un comizio a Waterford Township, in Michigan, ha forse rappresentato l’ultimo stadio delle sue posizioni. Criticatissime dalla maggior parte dell’opinione pubblica, ma che non fanno altre che gettare benzina sul fuoco delle teorie dei negazionisti. A partire da quel fenomeno QAnon che negli Stati Uniti (e non solo) preoccupa sempre di più.

Trump: le agghiaccianti parole sui medici americani

I nostri medici fanno più soldi se qualcuno muore di Coronavirus. Lo sapete anche voi, sono persone intelligenti“, sono le sconcertanti parole di Trump. Ancora di più perché pronunciate davanti a un pubblico inneggiante e quasi adorante.

Prima di tutto – ha attaccato il presidente degli Stati Uniti – hanno modi diversi di contare. Sapete, in Germania se hai un cuore malato e sei vicino alla morte, o se hai il cancro e morirai presto, se prendi il Coronavirus e succede, non la contrassegnano come morte da Coronavirus. Noi sì“. Una vecchia storiella che gira da mesi sul web. E che Trump ha deciso di fare sua, inserendola nella sua campagna elettorale.

L’autodifesa: “Diranno che ho detto una cosa terribile”

I medici sono intelligenti. Quindi quello che fanno è dire che tutti muoiono di Covid, che a loro dispiace ma è così. Però in Germania e in altri luoghi, se hai un attacco di cuore o un tumore, se sei malato terminale e prendi il Coronavirus, dicono che sei morto di cancro. Sei morto d’infarto. Da noi, in caso di dubbio, scelgono di dire che la morte è per Coronavirus“, ha insistito Trump.

Che poi si è detto consapevole della possibile portata delle sue insinuazioni: “Questo è vero, è tutto vero. Ora diranno che ho detto qualcosa di terribile, ma è vero. Guadagnano due mila dollari in più, ottengono più soldi grazie al Coronavirus. Questo potrebbe succedere solo da noi, dove i casi attualmente sono in aumento“. Così ha parlato Trump. E inevitabilmente una simile illazione non farà altro che aumentare il caos sociale negli Stati Uniti.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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