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TikTok, la Cina limita il tempo che i bambini possono dedicare all’app

Dopo aver introdotto delle limitazioni al tempo che i giovani possono dedicare ai videogiochi online, la Cina si prepara a fare lo stesso anche con Douyin, la versione cinese di TikTok (nata prima di quella internazionale). La regola si applicherà agli utenti con meno di 14 anni, che presto potranno usare l’app solo dalle 6:00 alle 22:00. La novità è stata annunciata da Bytedance, società madre di TikTok e Douyin, sul proprio blog.

TikTok, Douyin e i limiti di età

A differenza di TikTok, Douyin non è sottoposta a limiti di età. Tuttavia, gli utenti con meno di 18 anni possono iscriversi solo con il consenso dei genitori o di un tutore. TikTok, invece, può essere utilizzato (almeno in teoria) solo da chi ha almeno 13 anni. In occasione del lancio della cosiddetta “Youth Mode” di Douyin sono stati lanciati nuovi contenuti educativi, tra cui esperimenti scientifici, mostre e contenuti curati da divulgatori esperti in storia. Nel proprio post, Bytedance ha dichiarato: “Sì, siamo più restrittivi con gli adolescenti. Lavoreremo sodo per portare ai giovani dei contenuti di qualità che permettano loro di imparare e vedere il mondo”.

Il divieto di usare gli smartphone a scuola

La Cina non è nuova a queste restrizioni. Prima di TikTok è toccato ai videogiochi e ancora prima è arrivato il divieto di usare gli smartphone a scuola. Senza il permesso dei genitori, i bambini non possono nemmeno portare questi dispositivi in classe. La misura, in vigore dallo scorso febbraio, è stata adottate dalle autorità cinesi per proteggere i più giovani dalle insidie della rete ed evitare ogni forma di dipendenza da Internet. Le scuole sono state incoraggiate a pensare a dei metodi alternativi per consentire ai bambini di comunicare con i loro genitori durante le ore trascorse in classe. Con queste misure, non sempre popolari, la Cina sta cercando di limitare l’impatto che i nuovi media possono avere sulla salute psicofisica dei giovanissimi.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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