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Taiwan, che cosa sta succedendo tra Stati Uniti e Cina?

La situazione internazionale rischia di farsi seriamente rovente anche sul fronte di Taiwan. Le parole che sono state pronunciate dal presidente degli Usa, Joe Biden, potrebbero segnare i rapporti, già piuttosto tesi da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, tra gli Stati Uniti e la Cina. Nel corso del suo viaggio nell’Est-asiatico, infatti, Biden ha risposto alla domanda di un giornalista. Ha così affermato che sarebbe pronto “a un coinvolgimento militare diretto per difendere Taiwan, se la situazione lo richiedesse”.

Il riferimento è a una possibile invasione da parte della Cina. Con il presidente degli Stati Uniti che ha aggiunto poi che Pechino “scherza con il fuoco ogni volta che fa volare i suoi jet nello spazio aereo dell’isola”. A rispondere alle parole di Biden è stato il ministro degli Esteri cinese. Quest’ultimo, di certo, non ha abbassato i toni. Gli Usa “non dovrebbero difendere l’indipendenza di Taiwan né sottovalutare la determinazione della Cina”.

Ma perché gli Stati Uniti sarebbero pronti a intervenire militarmente in caso di invasione della Cina? Mentre invece in Ucraina si stanno “limitando” al sostegno economico e militare? Il motivo potrebbe essere ricercato nel Taiwan Relations Act.

Perché il Taiwan Relations Act potrebbe portare a una guerra Usa-Cina

A margine della conferenza stampa dove Joe Biden ha ammesso che, in caso di una invasione di Taiwan da parte della Cina, gli Stati Uniti potrebbero intervenire militarmente. La Casa Bianca ha provato ad aggiustare un po’ il tiro. “Il Presidente ha reiterato la nostra politica sulla posizione di Pechino dell’Unica Cina e il nostro impegno per la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan”, ha spiegato un membro dell’amministrazione americana. “Biden ha anche ribadito il nostro impegno a garantire a Taiwan i mezzi militari per difendersi, indicato dal Taiwan Relations Act”.

Il Taiwan Relations Act è una legge approvata dagli Stati Uniti nel 1979. Non prevede un riconoscimento di Taipei. Bensì soltanto un sostegno alla capacità di difesa. Un po’ come fatto in questi anni anche con l’Ucraina. Un modo questo per cercare di mantenere lo status quo nella zona. La Cina non verrebbe irritata dal riconoscimento di Formosa. Ma al tempo stesso la presenza nello stretto di Taiwan di una ingente flotta battente bandiera a stelle e strisce andrebbe a garantire una sorta di protezione a Taipei.

Secondo molti analisti, però, il Taiwan Relations Act andrebbe in qualche modo a imporre un intervento militare da parte di Washington in caso di invasione. Così il presidente americano avrebbe sostanzialmente, con le sue ultime dichiarazioni, confermato questo sentore. In un momento come questo, con lo spettro di una guerra mondiale che aleggia sopra i cieli dell’Ucraina, le parole di Biden su Taiwan non sembrerebbero essere esattamente le più adatte per rasserenare gli animi. A meno che l’obiettivo degli Usa non sia proprio quello di mantenere sempre alto il livello della tensione internazionale.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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