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“Oggi c’è sciopero. (Chiediamo) di rivedere la legge del 1996 che blocca (gli aumenti) dei salari. Oggi la vita è più cara e i salari sono bloccati“. Così un manifestante alla protesta del sindacato socialista, Fgtb, oggi a Bruxelles. Come spiega la stampa locale, il sindacato chiede di rivedere la legge sulla norma salariale del 1996, che fissa un margine salariale e prevede che i costi dei salari non aumentino troppo rispetto agli stipendi all’estero. Ogni due anni, i sindacati e i datori di lavoro si incontrano per concludere un accordo intersettoriale, che include uno standard massimo. Le trattative 2021-2022 si sono arenate ed è stato posto il limite allo 0,4%, secondo le stime del Comitato economico centrale. La cosa ha indignato i sindacati che volevano un maggior aumento dei salari. Secondo l’Fgtb, la revisione della legge è una conditio sine qua non per negoziare l’accordo 2023-2024. Per gli organi di stampa locali, i partecipanti sono stati 15 mila. Tutti vestiti di rosso.
La Fgtb è la Federazione Generale del Lavoro Belga (Fédération Générale du Travail de Belgique) ed è stata fondata nel 1945. Può contare su quasi 1,2 milioni di membri ed è affiliata alla Confederazione sindacale internazionale. Il suo attuale segretario generale Miranda Ulnes, in carica dal 2018.
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