MONDO

Russia, su embargo Ue si mette di mezzo l’Ungheria | Le possibili conseguenze

L’Unione europea lavora sull’embargo totale al petrolio della Russia. Una manovra che intende portare avanti venendo incontro alle esigenze dei Paesi più dipendenti dai rapporti commerciali con Mosca. A partire da Slovacchia e Ungheria, per cui non a caso si è prevista una deroga. Ciononostante, però, Viktor Orban sembra già mettersi di traverso.

Il no all’embargo alla Russia: che cosa succede ora

Zoltan Kovacs, portavoce del governo di Budapest, ha infatti annunciato che l’Ungheria metterà il veto all’embargo sul petrolio, uno dei cardini del sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea verso la Russia. Kovacs ha risposto a una specifica domanda di un giornalista della ‘BBC’, definendo “inaccettabile” la proposta di Bruxelles. “Sì, porremo il veto. Alla fine bisogna ricordare come funziona l’Ue. La proposta arriva da Bruxelles, che è il centro amministrativo, burocratico dell’Unione Europea. E non dei Paesi membri“, è la sua lettura.

Occorre ricordare che il veto dell’Ungheria rischia di bloccare l’intera misura nei confronti della Russia. Il governo Orban, tuttavia, sembra andare spedito per la sua strada. “L’Unione europea sa esattamente che ciò che sta proponendo va contro gli interessi dell’Ungheria. Questa misura va contro le possibilità di una sua concreta realizzazione. Se noi accettassimo, manderemmo completamente in rovina l’economia del nostro Paese“, ha spiegato Kovacs.

La reazione dell’Ucraina (che non cita l’Ungheria)

Quasi immediata la replica dell’Ucraina, che è intervenuta sulla questione tramite il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Secondo quest’ultimo, i Paesi dell’Unione europea che decidessero di opporsi all’embargo di gas e petrolio russi sarebbero “di fatto complici dei crimini che l’esercito di Mosca sta commettendo“. “Ci troviamo davanti a una situazione assurda – è il suo attacco –. La Ue sta sostenendo l’Ucraina con una mano, fornendo assistenza finanziaria, imponendo varie sanzioni alla Russia, mobilitando risorse per fornire armi all’Ucraina. Ma allo stesso tempo con l’altra mano continua a pagare la Russia per il gas e il petrolio, alimentando così la sua macchina militare con miliardi di euro“.

In base a quanto deciso a Bruxelles, i Paesi la cui dipendenza da Mosca è maggiore (Slovacchia e Ungheria) avranno più tempo per adeguarsi al pacchetto di sanzioni in questione. “Ovviamente non siamo contenti che la sua entrata in vigore venga posticipata di 6-8 mesi. Ma è meglio di niente“, ha aggiunto il ministro Kuleba.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

Recent Posts

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 giorni ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

3 giorni ago

La morte di Martina Carbonaro non è stata immediata: lo indica l’autopsia

Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…

6 giorni ago

Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi proporrà di estendere il prelievo del DNA ai tecnici che hanno analizzato i reperti

La richiesta del genetista forense Marzio Capra potrebbe aiutare a fare dei progressi nell'indagine volta…

6 giorni ago

Niente porno in Francia: i principali siti del settore protestano contro le restrizioni imposte dal governo

Questa clamorosa scelta, comunicata dalla società madre Aylo, è una risposta diretta a una recente…

6 giorni ago

La madre di Aurora Tila scrive a Meloni per chiedere pene più severe per i reati commessi dai minorenni

BOLOGNA, 02 GIU - La donna ha espresso la sua preoccupazione per le leggi attuali,…

1 settimana ago