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E se non fosse la Russia il legittimo successore della dissolta Urss?

La guerra tra la Russia e l’Ucraina potrebbe essere combattuta su più fronti. Oltre a uno scontro militare, i due Paesi potrebbero presto essere coinvolti anche in un braccio di ferro “burocratico”. L’Ucraina, infatti, si starebbe preparando a mettere in dubbio la legittimità della Federazione Russa come successore dell’Unione Sovietica (Urss) nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Lo strano caso della Russia

Durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, l’ambasciatore dell’Ucraina, Sergiy Kyslytsya, ha citato la parte dello Statuto delle Nazioni Unite che riguarda l’ammissione dei Paesi membri. “Possono diventare Membri delle Nazioni Unite tutti gli altri Stati amanti della pace che accettino gli obblighi del presente Statuto e che, a giudizio dell’Organizzazione, siano capaci di adempiere tali obblighi e disposti a farlo”. Secondo Kyslytsya, la Russia ha dimostrato più volte di non poter adempiere agli obblighi citati nell’articolo 4. Poco dopo, l’ambasciatore ha chiesto di poter vedere i documenti che certificano l’ammissione della Russia nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. “Sarebbe un miracolo se questi documenti saltassero fuori”, ha aggiunto. L’ambasciatore ha messo ben in chiaro l’inesistenza di qualsiasi prova in grado di dimostrare la legittimità della Russia come Paese membro.

Il vero erede dell’Urss

Lo Statuto delle Nazioni Unite non è mai stato modificato dopo lo scioglimento dell’Urss e cita tuttora l’Unione Sovietica come uno dei Paesi membri permanenti (come si evince dall’articolo 23). La Federazione Russa si è limitata a prendere il suo posto dopo il 1991, senza suscitare troppo clamore. Si tratta però di un comportamento che non è previsto dallo Statuto, che non cita da nessuna parte la “successione” come un metodo valido per diventare un Paese membro. L’Ucraina sembra intenzionata a sfruttare questa falla burocratica, anche se non è ancora chiaro per quale scopo. Forse l’obiettivo è rendere vacante il posto occupato dalla Russia o suggerire al Consiglio di Sicurezza che il vero successore dell’Urss potrebbe essere qualche altro Paese.

Cosa dice l’articolo 23 dello Statuto delle Nazioni Unite?

L’articolo 23, citato da Kyslytsya, stabilisce che “il Consiglio di Sicurezza si compone di quindici Membri delle Nazioni Unite. La Repubblica di Cina, la Francia, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, il Regno Unito di Gran Bretagna e l’Irlanda Settentrionale e gli Stati Uniti d’America sono Membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. L’Assemblea Generale elegge dieci altri Membri delle Nazioni Unite quali Membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza, avendo speciale riguardo, in primo luogo, al contributo dei Membri delle Nazioni Unite al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale ed agli altri fini dell’Organizzazione, ed inoltre ad un’equa distribuzione geografica”.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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