La Russia ha condotto un test di missili antinave nel Mar del Giappone. L’ha riferito il ministero della Difesa russo, spiegando che due imbarcazioni hanno lanciato un attacco missilistico simulato contro una finta nave da guerra nemica a circa 100 chilometri di distanza. Il Washington Post riferisce che l’obiettivo è stato colpito con successo da due missili da crociera Moskit, noti anche con il nome di rapporto Nato SS-N-22 Sunburn. Yoshimasa Hayashi, il ministro degli Esteri del Giappone, ha riferito che le forze russe hanno “intensificato le loro attività anche nell’Estremo Oriente” russo.
Tasuku Matsuki, un funzionario dello stesso dicastero, ha aggiunto che il Giappone non intende protestare per quanto è avvenuto, anche perché l’area in cui è stata portata avanti l’esercitazione, il golfo di Pietro il Grande, è considerata parte della costa russa. Matsuki ha aggiunto che “il Giappone è preoccupato per l’incremento delle azioni militare russe nelle vicinanze delle coste giapponesi e le sta monitorando con grande attenzione”.
Con Moskit (o SS-N-22 Sunburn) si indicano dei missili da crociera antinave supersonici con capacità di testata convenzionale e nucleare. Queste armi sono state sviluppate in Russia negli anni ’70 dalla compagnia aerospaziale Raduga Design Bureau e possono essere considerate le eredi dei P-120 Malakhit. I Moskit, lanciabili da navi, sottomarini e lanciatori terrestri, possono neutralizzare le unità di superficie situate a una distanza compresa tra i 90 e i 240 km, grazie alle testate convenzionali o nucleari che possono trasportare. Ne esistono anche delle versioni con una gittata ancora maggiore, i 3M80M e 3M82, oltre a una che può essere lanciata dagli aerei, chiamata Kh-41. Quest’ultima può essere usata per equipaggiare i caccia Sukhoi Su-33 e Sukhoi Su-34 dell’aviazione navale della Federazione Russa. I missili Moskit non sono usati solo dalla Russia: con il passare del tempo sono stati esportati anche in India, Egitto, Iran e Cina.
I missili supersonici viaggiano a una velocità compresa tra gli 1,2 e i 5 mach, superiore a quella del suono (mach 1). Quest’ultima, a differenza di quel che si potrebbe pensare, non è costante, ma varia in base al tipo di mezzo nel quale le onde sonore si propagano e alle sue proprietà, tra cui la temperatura e la densità. Nell’aria, per esempio, il suono raggiunge una velocità di 1.192, 32 km/h a 0°C e di 1.235,16 km/h a 20°C. I missili ipersonici hanno una rapidità ancora superiore rispetto ai supersonici (come i Moskit) e viaggiano a mach 5, superando, quindi, i 6000 km/h.
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