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Green pass, l’annuncio di Macron fa impennare prenotazione dei vaccini

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L’unico modo per scongiurare la variante Delta è il ricorso alla vaccinazione di massa senza più esitazioni e senza più comprensione per i no vax. È questo il pensiero Emmanuel Macron quando dice che il vaccino non è “ancora” obbligatorio per tutti (tranne che medici e infermieri negli ospedali ma anche operatori nelle case di cura). Anche perché “dal 21 luglio, solo i vaccinati o le persone testate negative potranno entrare nei luoghi di cultura, per esempio cinema e musei, che accolgono più di 50 persone. Non si tratta ancora di una vaccinazione obbligatoria, ma l’importanza del pass sanitario verrà estesa, annuncia Macron.

Il Green pass, in Francia, servirà anche per entrare in caffè, ristoranti, centri commerciali, così come anche in aerei, treni, pullman di lunga percorrenza e strutture mediche della Francia. Dopo lunghi dibattiti filosofico-costituzionali, è passato ormai il principio che la scelta di non vaccinarsi non è più rispettabile. Macron lo ha compreso e ora il governo potrebbe pensare anche misure per i viaggiatori che quest’estate provengono o ritornano da zone considerate a rischio, come Spagna o Portogallo.

Le immediate conseguenze della scelta di Macron

“Ieri sera c’è stata un’affluenza record a seguito degli annunci del presidente. Su Doctolib, la principale piattaforma francese che permette di fare le prenotazioni, “ci sono state 7 milioni di connessioni in pochi minuti e più di 900 mila francesi hanno preso un appuntamento per farsi vaccinare. È il doppio rispetto al precedente record che era dell’11 maggio scorso”, spiega ai microfoni della radio francese Rmc, Stanislas Niox-Chateau, il direttore generale di Doctolib. Il numero esatto annunciato dalla piattaforma è di 926 mila appuntamenti prenotati ieri sera. Un numero molto probabilmente dettato dalle recenti parole di Macron.

“Se consideriamo anche le altre piattaforme arriviamo complessivamente a 1 milione: abbiamo salvato migliaia di vite. È anche così che dobbiamo considerare le cose”. “Non vogliamo fare un nuovo lockdown”, spiega ancora Véran. “Il virus raddoppia tutti i 5 giorni in Francia. Quello che vogliamo è proteggere i francesi. Vogliamo la protezione per tutti. Voglio evitare assolutamente un nuovo confinamento.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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