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MONDO

Libano, la benzina costa il triplo: Paese sull’orlo del fallimento

Il Libano piomba in una delle peggiori crisi della sua storia e si avvicina pericolosamente al default finanziario. A gettare nel caos il Paese è soprattutto la mancanza di benzina, il cui costo è quasi triplicato negli ultimi due mesi, da quando cioè la banca centrale ha iniziato a tagliare il suo sostegno alle importazioni per assenza di liquidità.

Libano, l’annuncio di Hezbollah

Una situazione che sta innescando sempre più rabbia e violenze nella popolazione libanese. Ad alimentare le tensioni c’è anche il recente annuncio del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, relative alle consegne di carburante iraniano, che arriveranno “nei giorni a venire”.

“La prima nave, dal momento in cui salperà fino a quando sarà nel Mediterraneo, sarà considerata territorio libanese. Lo dico a israeliani e americani: sarà territorio libanese, ha dichiarato Nasrallah. Secondo il leader di Hezbollah, inoltre, “i milioni di litri di gasolio e diesel sequestrati dall’esercito israeliano confermano che la crisi è stata creata di proposito.

Paese verso il default finanziario

Ma quanto è grave la crisi economica in Libano? Per alcuni analisti il Paese dei cedri è già fallito; mentre per altri manca poco al crac. Su tutto ciò, inoltre, incide pesantemente l’assenza di un governo stabile e riformista. “Il Libano affronta un pericoloso esaurimento delle risorse, compreso il capitale umano”, commenta Saroj Kumar Jha, direttore regionale del Mashreq della Banca Mondiale.

E aggiunge: “E la manodopera altamente qualificata è sempre più propensa a cogliere opportunità all’estero, creando una perdita sociale ed economica permanente per il Paese”. Intanto il Libano è lacerato da ondate di rabbia e violenze da parte della popolazione, con la depressione economica che ha già lasciato spazio alla crisi sociale.

Il dramma del popolo libanese

Più della metà della popolazione è infatti al di sotto della soglia di povertà nazionale, con la maggior parte della forza lavoro che soffre per il crollo del potere d’acquisto. Con il tasso di disoccupazione in aumento, una quota crescente di famiglie sta affrontando difficoltà anche ad accedere ai servizi di base.

Tra questi troviamo ad esempio l’assistenza sanitaria, più che mai fondamentale di questi tempi. Ma anche servizi pubblici come elettricità, approvvigionamento idrico, servizi igienici e istruzione. Insomma, sembra ormai un lontano ricordo sbiadito dal tempo quello di un Libano noto come la Svizzera del Medio Oriente.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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