Tre voli Boeing, in partenza dal Canada e diretti in Giappone, sono decollati in queste ore per salvare il paese dalla crisi delle patatine. Nelle ultime settimane quasi tremila ristoranti della catena McDonald’s Japan sono stati costretti a servire soltanto porzioni piccole di patatine fritte a causa di alcuni problemi nella catena di approvvigionamento. Il razionamento della patatine fritte è soltanto temporaneo. Infatti, grazie all’arrivo dei voli internazionali carichi di tonnellate di patate, a partire dal 31 dicembre 2021, anche nei ristoranti giapponesi della nota catena fast-food torneranno le porzioni normali di patatine.
McDonald’s Holdings Co. Japan ha dichiarato il 21 dicembre che avrebbe offerto solo piccole dimensioni di patatine fritte dopo l’inondazione in un porto di Vancouver e dopo che la pandemia di Covid-19 ha interrotto le forniture chiave per il menu principale. Il filmato di un servizio televisivo locale mostrava i clienti che formavano lunghe file in uno dei negozi di Tokyo per ottenere i loro ultimi ordini di patatine fritte più grandi prima che il razionamento entrasse in vigore. La società di fast food ha dichiarato che il problema sarà risolto entro la notte di Capodanno. La vendita di patatine di medie e grandi dimensioni riprenderà come previsto il 31 dicembre, ha detto oggi una portavoce.
“McDonald’s Japan fermerà temporaneamente la vendita di patatine fritte in porzioni medie e grandi, come misura precauzionale“, aveva dichiarato la stessa azienda prima di Natale. “Si vuole consentire che tutti i clienti, pur in un formato ridotto, possano gustarle. È scongiurata quindi una totale sospensione delle vendite“, aveva precisato la divisione giapponese. Intanto, l’amministratore delegato della società di logistica americana Flexport, Ryan Petersen, ha comunicato che la sua azienda “ha raggiunto un accordo” per trasportare nuovi carichi di patate in Giappone e aiutare a risolvere la scarsità di patate.
Ma non è la prima volta in cui il Giappone deve fare i conti con una crisi simile. Nel 2014 fece scalpore la protesta di oltre ventimila lavoratori portuali in ben 29 porti, disseminati lungo la costa occidentale degli Stati Uniti. Lo sciopero causò un blocco totale delle spedizioni verso il Giappone. Anche quella volta, la divisione giapponese di McDonald’s ricorse al sistema legato alle porzioni piccole, per non lasciare sforniti i ristoranti del paese. La carenza di patatine non riguarda solo il Giappone. A New York, l’iconico locale di hamburger JG Melon ha dichiarato, settimana scorsa, con un post su Instagram, che stava sospendendo le vendite di patatine fritte a causa di problemi con la catena di approvvigionamento.
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