Con l’estensione del Green Pass a tutti i lavoratori, l’Italia è diventata la nazione in cui questo strumento ha dato vita alle misure più restrittive, perlomeno a livello lavorativo. Altri Paesi dell’Europa, tra cui la l’Inghilterra e la Danimarca, hanno detto no al certificato verde. La prima non l’ha mai introdotto (avrebbe dovuto prendere una decisione a fine settembre, ma il governo ha cambiato idea), mentre la seconda ha abolito ogni singola misura restrittiva legata al Covid-19 (decisione su cui ha pesato la grande adesione alla campagna vaccinale). Ma com’è la situazione negli altri Paesi in cui il Green Pass è ancora in vigore?
A differenza dell’Inghilterra, la Scozia ha deciso di introdurre, a partire dal primo ottobre 2021, l’obbligo di avere il Green Pass per accedere a locali e discoteche e partecipare a eventi sportivi, spettacoli e concerti.
Come la Danimarca, anche la Svezia ha deciso di abolire la maggior parte delle restrizioni entro il 29 settembre. Tuttavia, il Green Pass continuerà a essere richiesto per i viaggi e sarà controllato a tutti i turisti provenienti dall’estero.
Dal 13 settembre la Svizzera ha esteso l’obbligo del Green Pass a tutti i cittadini dai 16 anni in su. La certificazione è necessaria per accedere ai luoghi chiusi, alle strutture sportive e ai luoghi si svago/cultura, dalle sale gioco agli zoo. L’obbligo si estende anche a concerti, eventi sportivi e matrimoni. Il governo ha lasciato alle scuole professionali e alle Università l’autonomia di stabilire se richiedere o meno il Green Pass agli studenti. Infine, anche i datori di lavoro possono esigere che i lavoratori siano in possesso della certificazione verde.
Anche in Francia l’uso del Green Pass è piuttosto diffuso. Il suo possesso è richiesto per partecipare a spettacoli, fiere, festival ed eventi sportivi. Nei bar e nei ristoranti è necessario sia per sedersi all’aperto che al chiuso. Lo stesso vale per ospedali, case di riposo, treni e aerei. Il 15 settembre, inoltre, è entrato in vigore l’obbligo di vaccinazione completa per il personale sanitario. I dipendenti degli ospedali e di bar e ristoranti che non hanno ricevuto entrambe le dosi (o la singola dose di Johnson&Johnson) rischiano di essere sospesi senza stipendio. All’interno dei nosocomi anche i visitatori e i pazienti devono avere il Green Pass. Non è previsto, invece, l’obbligo di indossare la mascherina.
La situazione è un po’ meno restrittiva in Germania, dove non è previsto l’obbligo vaccinale. Tuttavia, proprio come avviene in Italia, solo chi è stato vaccinato, sottoposto a tampone o dichiarato guarito dal Covid può ottenere il Green Pass. Il certificato verde è obbligatorio per entrare in tantissime strutture diverse, dagli ospedali ai ristoranti al chiuso, passando per piscine, palestre e parrucchieri. Inoltre, chi rifiuta di vaccinarsi perde la possibilità di ricevere i tamponi gratis.
Anche in Austria può ricevere il Green Pass solo chi ha ricevuto il vaccino, è risultato negativo al tampone o è guarito dal Covid. Nel Paese il certificato è obbligatorio per l’ingresso nei musei, nei ristoranti, nei locali notturni. L’uso della mascherina non è obbligatorio. I turisti devono esibire un tampone negativo il Green Pass quando richiesti.
Oggi, venerdì 17 settembre, il Belgio prenderà una decisione sull’obbligatorietà del Green Pass, che potrebbe andare ad affiancarsi a quella dell’uso della mascherina per chi lavora nel settore dell’accoglienza. I turisti che vogliono raggiungere il Paese devono presentare il Green Pass con ciclo vaccinale completato da almeno due settimane. In alternativa è possibile mostrare un tampone negativo o un certificato di avvenuta guarigione dal Covid negli ultimi 180 giorni.
Nei tre Paesi solo chi ha ricevuto il vaccino può accedere a ristoranti, palestre, cinema e teatri al chiuso.
In Portogallo ci sono alcuni luoghi in cui può entrare solo chi è in possesso del Green Pass o di un tampone negativo. Si tratta degli alberghi, dei ristoranti, delle terme, dei casinò e delle palestre. Il certificato verde è necessario anche per partecipare agli eventi culturali e sportivi con più di mille partecipanti all’aperto o oltre 500 persone al chiuso. È obbligatorio averlo anche per partecipare feste e battesimi con più di 10 persone.
La Spagna, pur avendo detto no al Green Pass, ha lasciato alle singole regioni la libertà di chiedere o meno il Green Pass nei ristoranti, nei locali notturni e nei bar. Nel Paese è previsto l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso.
Dal 13 settembre, in Grecia il Green Pass è obbligatorio per accedere ai locali come bar e ristoranti e non può essere sostituito dal tampone negativo. Il certificato verde è indispensabile anche per andare a teatro o salire sui treni a lunga percorrenza. Per i dipendenti, sia pubblici che privati, è previsto l’obbligo di vaccinarsi o effettuare un doppio tampone ogni settimana. Il personale delle case di riposo e degli operatori sanitari sono obbligati a essere vaccinati dall’inizio di settembre. Necessario presentare il tampone negativo negli uffici, nelle scuole e nelle università. L’obbligo si estende anche ai lavoratori dei settori del turismo, dello spettacolo e della ristorazione.
Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…
Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…
Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…
Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…
Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…
ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…