Coronavirus, a Washington gli infermieri leggono i nomi dei colleghi morti

Di fronte alla Casa Bianca, a Washington, gli operatori sanitari si sono riuniti per protestare contro le condizioni in cui sono costretti a lavorare e chiedere più dispositivi di protezione individuale. Gli infermieri hanno ricordato tutti i colleghi che hanno perso la vita a causa del coronavirus, leggendo ad alta voce i loro nomi da un lungo elenco. La protesta è stata organizzata dal “National Nurses United”, il più gande sindacato degli infermieri e operatori sanitari negli Stati Uniti, nel pieno rispetto delle misure di distanziamento sociale. Tutti i presenti, infatti, hanno indossato una mascherina e si sono tenuti a distanza di oltre un metro l’uno dall’altro.

Le richieste degli infermieri

Oggi gli infermieri hanno protestato perché è necessario fermare la diffusione del virus e per riuscirci il personale sanitario ha bisogno di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari a svolgere il proprio lavoro in sicurezza”, ha spiegato Deborah Burger, presidente del National Nurses United, in un’intervista a Usa Today. “È fondamentale che il Congresso e la Casa Bianca provvedano a proteggere il personale sanitario dall’esposizione a Covid-19”, prosegue Burger. I membri del sindacato chiedono al presidente Donald Trump di ordinare la produzione di dispositivi di protezione personale, come respiratori N95, scudi facciali, camici, guanti e calzari da sala operatoria, oltre a ventilatori polmonari e tamponi.

Il “no” alla fine del lockdown

Nel corso della manifestazione, gli infermieri hanno letto i nomi di 45 colleghi morti a causa di Covid-19. Parlando col Washington Post, la sindacalista Melody Jones ha sottolineato che “si tratta di una lista parziale”. Secondo le stime del centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), sarebbero oltre 9mila gli operatori sanitari contagiati dal coronavirus negli Usa. Oltre a richiedere più dispositivi di protezione individuale, gli infermieri si sono anche opposti alla fine del lockdown, richiesta a gran voce nel corso di diverse proteste organizzate negli Stati Uniti.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

Recent Posts

Ultimo, è ufficiale: nel 2026 maxi-evento a Tor Vergata

Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…

2 settimane ago

Banche, Colombani confermato alla guida di First Cisl

Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…

1 mese ago

HIV, a Roma torna l’Anlaids Charity Dinner per sostenere la ricerca

Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…

1 mese ago

Prevenire lo stress finanziario: come gestire le spese più importanti?

Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…

1 mese ago

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 mesi ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

2 mesi ago