MONDO

Colpo di stato in Sudan, arrestato il premier Hamdok

Le forze militari in Sudan hanno posto agli arresti domiciliari il primo ministro Abdallah Hamdok, e hanno arrestato diversi membri della leadership civile del paese, secondo quanto riporta Al Jazeera.

Il Ministero dell’informazione ha annunciato il colpo di Stato a Khartoum, confermando l’arresto, da parte dei militari, dei ministri sudanesi.

L’annuncio è arrivato dopo che il principale gruppo politico pro-democratico del Sudan, l’Associazione dei professionisti sudanesi, ha affermato su Facebook che almeno cinque alti funzionari del governo sono stati arrestati. Tra questi, il ministro dell’industria Ibrahim al-Sheikh, il ministro dell’informazione Hamza Baloul e altri tre membri del Consiglio Sovrano. Arrestato anche Ayman Khalid, governatore dello stato che contiene la capitale, Khartoum, secondo la pagina Facebook ufficiale del suo ufficio.

Il gruppo ha anche invitato le persone a scendere in strada per contrastare “un apparente colpo di stato”.

Sudan, crescono le tensioni nel Paese

Gli arresti arrivano dopo settimane di crescenti tensioni tra i leader civili e militari del Sudan. Un fallito tentativo di colpo di stato a settembre ha fratturato il Paese, diviso tra gli islamisti più conservatori che vogliono un governo militare contro coloro che hanno rovesciato l’ex sovrano autocratico Omar al-Bashir nelle proteste di massa del 2019.

Dopo la caduta di Al-Bashir era stata concordata una transizione politica che avrebbe dovuto portare alle elezioni entro la fine del 2023.

Gli arresti sono arrivati ​​mentre l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Corno d’Africa, Jeffrey Feltman, ha incontrato i leader militari e civili sudanesi durante il fine settimana nel tentativo di risolvere la crescente controversia.

Internet down in tutto il Paese

NetBlocks, un gruppo che tiene traccia delle interruzioni su Internet, ha dichiarato oggi di aver riscontrato una “interruzione significativa” delle connessioni Internet fisse e mobili in tutto il Sudan con più provider.

Le metriche confermano le segnalazioni degli utenti che le interruzioni della rete sembrano coerenti con un arresto di Internet“, ha affermato il gruppo di difesa. “È probabile che l’interruzione limiti il libero flusso di informazioni online e la copertura di notizie di incidenti sul campo“.

Giulia Martensini

Classe '89, sono laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale e mi occupo da diversi anni di redazione di contenuti per l'online e articoli in ottica SEO. Nata a Brescia, ho vissuto a Parma e Milano con una parentesi di 10 mesi a Salamanca. Lettrice accanita ed ex attivista di Greenpeace Italia, scrivo soprattutto di attualità, sostenibilità e cultura.

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