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LIFESTYLE

L’autobus elettrico adatto alla post-pandemia

Arrival, la startup inglese specializzata in furgoni elettrici, vuole sfruttare la crisi causata dal COVID-19 per creare un ecosistema integrato di trasporto pubblico sostenibile, comprensivo di diversi mezzi e in grado di assicurare il distanziamento sociale. Come sappiamo infatti dopo il lockdown e la ripresa delle attività lavorative le persone sono restie a prendere mezzi pubblici perché temono il rischio di contagio. Il primo esempio concreto di questo nuovo paradigma ideato da Arrival è un inedito autobus elettrico progettato in maniera specifica su spazio, pulizia e benessere, quindi con un focus particolare su igiene e spazio dedicato ai passeggeri idoneo per garantire il distanziamento sociale. Attualmente non sappiamo quando arriverà questo nuovo autobus elettrico, tuttavia dai rendering diffusi dalla stessa compagnia inglese è possibile farsi un’idea su come sarà.

Arrival, autobus elettrico @ufficiostampa

Spazio modulare

Gli interni del nuovo autobus della Arrival saranno modulari consentendo così la possibilità di adottare diverse configurazioni. Sarà possibile variare le file dei posti a sedere per i passeggeri, scegliendo tra un posto singolo per area, o, in alternativa, tra due file opportunamente distanziate, anche con l’inserimento di barriere fisiche.

Oltre all’idea di rendere più sicuro il trasporto pubblico, la Arrival all’interno del suo autobus ha pensato bene di adottare un look più elegante e digitalizzato, con display interni ed esterni luminosi e di facile lettura che informano i passeggeri sul percorso e sulle prossime fermate.

Arrival: da startup a futura azienda solida?

Come gli altri veicoli appartenenti alla famiglia Arrival, gli autobus sono destinati ad essere costruiti in micro-fabbriche locali dove verranno utilizzati. La startup inglese prevede di costruire 1.000 microfabbriche in tutto il mondo entro il 2026 e afferma di aver sviluppato una tecnologia di produzione sostenibile.

Nonostante la Arrival sia ancora una startup, a gennaio ha ricevuto un investimento di 100 milioni di euro da Hyundai e dalla Kia e ha inoltre firmato un accordo per la consegna di 10mila furgoni elettrici a UPS.

Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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