A metà tra una tortillas de patatas e una fonduta valdostana, il frico friulano è una delle ricette più antiche e apprezzate della Carnia. Preparato da secoli tra le aspre montagne del Friuli, il frico si compone di ingredienti semplici e genuini. Formaggio Montasio, burro di malga, patate dolci e cipolle, per realizzare un frico friulano a regola d’arte, non occorre altro. Diffuso anche nella vicina Slovenia e in Carinzia, prende talvolta il nome di frika ed è riconosciuto tra i prodotti agroalimentari della tradizione friulana. Friabile, croccante e con il cuore filante, può essere servito sia come antipasto che come secondo, oppure come stuzzichino da accompagnare a una fonduta di formaggio, oppure, nei mesi più freddi, alla polenta.
Il procedimento è semplice e veloce, alla portata anche dei cuochi inesperti. La bontà è tutta nella scelta degli ingredienti. Il formaggio, meglio se di malga, deve avere livelli di stagionatura diversi: un pezzo stravecchio, uno fresco e uno a stagionatura media. Fondamentale anche la scelta della padella, larga almeno 24 cm e profonda 5 cm. La ciliegina sulla torta? Usare il lardo al posto dell’olio extravergine, come da tradizione, nelle vecchie cucine della Carnia.
Di seguito, la ricetta originale per preparare il frico a regola d’arte.
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