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Distrazioni alla guida, un giovane su quattro guarda video

Secondo un nuovo sondaggio svolto dalla Fondazione Vinci, una fondazione spagnola, il 26% degli automobilisti che ha meno di 35 anni guarda video o fotografie mentre guida. Dati preoccupanti, che si aggravano quando si scende con l’età: per i minori di 24 anni, infatti, questa è una percetuale che sale al 48 percento. Ciò ha comportato, o ha portato sul punto di provocare, incidenti. Quanto rilevato dalla Fondazione Vinci mostra un eccesso di comportamenti a rischio nella guida automobilistica: tra questi figurano il consumo di droghe, alcool, o la sonnolenza al volante, soprattutto tra gli uomini. Tale studio è stato svolto da Ipsos, e ha intessato 12.400 persone di 11 Paesi europei.

Strada | Pixabay @Falkenpost

Lo studio nel dettaglio

Entrando nello specifico dello studio, è emerso che il 67% dei minori di 35 anni parla al telefono con il bluetooth mentre guida – di cui il 34% lo fa abitualmente -, con il 58% degli intervistati che non considera ciò pericoloso. Il 30% del campione non usa la cintura di sicurezza, dato che sale al 38% tra i minori di 24 anni. Diversamente, il 31% legge o invia messaggi di testo o di posta elettronica: tuttavia, l’83% del campione riconosce la pericolosità del comportamento. Infine, il 6% del campione ha ammesso di guidare in stato di ebrezza, con il 13% di questo che ha aggiunto di essere stato sul punto, o di aver rischiato, di causare un incidente per l’elevato tasso alcolemico. Questa percentuale, tra gli intervistati minori di 35 anni, aumenta fino al 37%.

Strada | Pixabay @Larisa-K

Le possibili distrazioni alla guida

Ma quali sono le possibili distrazioni alla guida che più causano, o possono causare, incidenti? Ne parla Quotidiano Sanità, che cita uno studio del Virginia Tech Transportation Institute, che non solo rileva le azioni più pericolose alla guida, ma anche le attività che più mettono a rischio gli automobilisti: non mancano le sorprese. In generale, ovviamente, tutto ciò che porta a distogliere lo sguardo dalla strada è fonte di rischio, dal cambiare la stazione radio o impostare il navigatore. Al primo posto della classifica, ovviamente, troviamo il guidare sotto l’influenza di alcool e droghe, un qualcosa d’imputabile al guidatore. Subito dietro, però, troviamo anche fattori ‘esterni’, come il guidare in preda all’ira, all’agitazione, o alla tristezza. Questi fattori possono compromettere l’attenzione e l’efficacia della guida dell’automobilista.

Ovviamente tra le principali attività che incrementano il rischio di causare incidenti troviamo il guidare oltre i limiti di velocità, comporre un numero sul cellulare, leggere o scrivere, cercare di raggiungere un oggetto, mangiare e truccarsi in macchina. “I risultati di questo studio sono molto importanti, perché stiamo vedendo nascere una nuova generazione di guidatori, soprattutto teenager, molto portati a indulgere in attività che portano a distrarsi dalla guida. Abbiamo evidenziato che, senza apportare in tempi brevi delle misure correttive, al fine di limitare il numero delle possibili fonti di distrazione in macchina, quelli che rappresentano la prossima generazione di guidatori saranno a maggior rischio di rimanere coinvolti in incidenti stradali”, aveva dichiarato a tal proposito Tom Dingus, principale autore dello studio e direttore del Virginia Tech Transportation Institute. Lo studio è stato pubblicato su Proceeding of the National Academy of Sciences.

Lavinia Nocelli

Lavinia Nocelli è una fotogiornalista di Senigallia. Si occupa di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ha realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collabora con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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