Un dibattito, soltanto apparentemente frivolo, sta dividendo la Germania: la durata della doccia. Il Paese è alle prese con la penuria degli approvvigionamenti di gas e petrolio, conseguenza della guerra in Ucraina. Ma la discussione sul tema è stata innescata da un’intervista del ministro dell’Economia, il verde Robert Habeck. In osservanza dei consigli del suo Ministero, che il 10 giugno ha lanciato la campagna “80 milioni insieme per la svolta energetica”, il vicecancelliere ha detto a Der Spiegel che lui nel suo piccolo ha “accorciato ancora di più il tempo-doccia”. E ha raccontato l’aneddoto del suo collega olandese, il quale di recente gli ha annunciato con grande orgoglio che il governo dell’Olanda sta convincendo con successo i cittadini a ridurre il tempo medio trascorso sotto il getto d’acqua da 10 a 5 minuti. “Mi sono messo a ridere”, ha commentato Habeck. “Non mi sono mai docciato per cinque minuti in tutta la mia vita. Sono veloce”. Secondo Bild Zeitung, al momento le docce di Habeck durano fra uno e due minuti.
Il leader verde ha subito aggiunto di non volere imporre niente a nessuno. Ma il messaggio è chiaro: oltre a risparmiare benzina ed energia elettrica, i tedeschi dovrebbero anche lavarsi di meno, e consumare altrettanto acqua calda, essendo una priorità per usare meno gas, principale fonte energetica in Germania e causa della forte dipendenza dalla Russia. Il potenziale di risparmio, infatti non è da poco. Secondo statistiche del GfK, uno dei principali istituti di ricerche di mercato, più di due terzi dei tedeschi fanno attualmente una doccia al giorno di durata media di 11 minuti e una temperatura di 36/37 gradi. Il costo energetico è stato di 914 milioni di euro nel 2021.
Ma non a tutti piace questa intromissione. “Habeck può essere veloce quanto vuole. Io non guardo l’orologio mentre sono sotto la doccia. Vi rimango fin quando ho finito”, dice il vicepresidente del Bundestag, Wolfgang Kubicki, liberale e suo alleato di governo. Scarta invece il quesito il leader della Cdu, Friedrich Merz, che sostiene di “usare solo acqua riscaldata con energia solare”. La polemica taglia trasversalmente la classe politica, i media e l’opinione pubblica. Il giornale Die Welt invece, da sempre paladino della libertà individuale, lamenta la “sfacciata ingerenza nella sfera privata” e parla di “atteggiamento moralistico verso la vita quotidiana”. Non solo: ma “con il suo disprezzo per la doccia, Habeck rivela un lato non sensuale di se stesso”. Guardingo il premier della Bassa Sassonia, il socialdemocratico, Stephan Weil: “Non sono mai stato a lungo sotto la doccia, ma certo non ho un economizzatore automatico che blocca il getto”.
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