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Gran Turismo Sport, Valerio Gallo campione del mondo: “Ecco come sono diventato il più forte”

Valerio Gallo è il più forte giocatore del mondo di Gran Turismo. L’italiano, infatti, dopo la vittoria alle Olimpiadi di Tokyo 2020, è il nuovo Campione del Mondo di Gran Turismo Sport, aggiudicandosi le finali mondiali del FIA GT Championships 2021 Nations Cup. Lo abbiamo intervistato e ci siamo fatti spiegare come ha fatto a diventare il migliore del mondo a questo gioco.

Come ci si sente a essere il primo italiano a diventare campione del mondo di Gran Turismo?

È come una magia. Dopo quattro anni che gioco a Gran Turismo a livello competitivo era sicuramente uno dei miei sogni quello di diventare uno dei migliori piloti di Gran Turismo. Alla fine ci sono riuscito e spero di mantenere questo status.

Ci racconti la gara finale? Quando hai capito che sarebbe andata bene e che avresti ottenuto la vittoria?

Nella gara finale avevo una mentalità vincente perché dovevo soprattutto cercare di mantenere la leadership su Serrano, quindi ho cercato subito di vincere la semifinale per portarmi avanti nella finale, dove magari c’erano in gioco molti più rischi. La gara finale è andata meglio del previsto perché Serrano ha avuto problemi di traffico, io ho approfittato subito per superarlo, poi da lì, tra varie strategie sono riuscito a mantenere il mio passo e a vincere la gara. Dal momento in cui il mio avversario ha trovato traffico ho capito di aver vinto la gara, anche per una migliore gestione delle gomme.

Qual è la prima cosa che ti è venuta in mente quando hai tagliato il traguardo per primo?

Quando ho tagliato il traguardo è stata un’esplosione di felicità. È stata una grandissima liberazione. Non sono stato contento solo per la vittoria, ma anche per come l’ho ottenuta perché sono stato comunque in grado di vincere entrambe le gare finali. Quest’anno, grazie alla vittorie e alla regolarità, ho dimostrato di essere il migliore.

Il 2021 per te è stato un anno ricco di soddisfazioni: dopo la vittoria alle Olimpiadi di Tokyo 2020 è arrivata l’affermazione alle Nations Cup. Ci puoi dire “cosa farai da grande”?

Ho ancora un sogno nel cassetto, che è quello di riuscire a diventare un pilota. Grazie al Sim Racing possiamo comunque avere un trampolino di lancio per provare effettivamente a realizzare quel sogno.

Il titolo che hai ottenuto è l’ultimo su Gran Turismo Sport, la cui parte online sarà inglobato da Gran Turismo 7. Cambierà qualcosa?

Sì, era l’ultimo campionato su Gran Turismo Sport. Questi campionati continueranno e personalmente ho un forte legame con essi. Il prossimo anno punterò ancora al “bottino grosso”. Penso che non ci saranno grandi cambiamenti, quindi rimarrà l’impostazione nazioni, costruttori, però ci saranno sicuramente delle novità sia a livello di setup delle auto ma, soprattutto, sulla giocabilità stessa. In Gran Turismo Sport c’erano infatti dei bug, come quello del cordolo che abbiamo visto nelle World Series. In Gran Turismo 7 questi bug dovranno necessariamente essere sistemati.

Cosa ti senti di dire a chi vorrebbe seguire la tua strada? Qual è la “ricetta” per eccellere a questo sport?

Per tutti coloro che volessero intraprendere la mia stessa strada mi sento di dire che devono credere in loro stessi perché sicuramente è una cosa che aiuta a darti quella motivazione a migliorare. Quindi tanto allenamento ma, soprattutto, tanta autocritica perché quella serve a riconoscere i proprio difetti e capire effettivamente dove migliorare. Questa è una cosa fondamentale.

Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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