ECONOMIA

Uber Eats abbandona l’Italia nel food delivery, ma non con Uber Black

Dopo sette anni di attività il servizio di food delivery Uber Eats lascia l’Italia. Non siamo cresciuti in linea con le nostre aspettative per garantire un business sostenibile nel lungo periodo”.

“Ecco perché oggi siamo tristi nell’annunciare che abbiamo preso la difficile decisione di interrompere le nostre operazioni di consegna di cibo in Italia tramite l’app Uber Eats”. Così è stato scritto sul sito dell’azienda di food delivery dal responsabile di comunicazione di Uber Eats Manuele de Mattia.

Ora l’obiettivo dell’azienda nota per le consegne di cibo è quello di fare il possibile per i propri dipendenti, assicurando una transizione senza intoppi per tutti i ristoranti e i corrieri che utilizzano la piattaforma.

L’azienda non abbandona l’impegno verso l’Italia, ma continua con Uber Black

“Il nostro viaggio con Uber Eats è iniziato a Milano nel 2016. – si legge da una nota diffusa sul sito dell’azienda – Nel corso di questi sette anni abbiamo raggiunto oltre 60 città in tutte le regioni italiane, lavorando con migliaia di ristoranti partner che hanno potuto beneficiare dei nostri servizi per ampliare la loro clientela e le loro opportunità di business, specie in periodi critici come quello dovuto al Covid. In questi sette anni migliaia di corrieri e delivery partner hanno avuto la possibilità di guadagnare attraverso la nostra app in modo facile e immediato”.

Foto | Wikimedia Commons @Ted Potters from Roermond – Newsby.it

A costringere l’azienda di food delivery, guidata dal CEO Dara Khosrowshahi a prendere questa decisione sono stati i risultati economici di Uber Eats.

Nonostante questa decisione Uber ribadisce l’impegno verso l’Italia: si legge che “questa decisione ci consentirà di concentrarci ancora di più sui nostri servizi di mobilità, dove stiamo registrando una crescita importante“.

Sembra infatti che grazie al servizio Uber Black e all’accordo con It Taxi a oggi sono presenti in 10 città italiane: negli ultimi 12 mesi oltre un milione di italiani e turisti ha utilizzato l’app Uber per muoversi nelle città dove operiamo e quasi 10 mila autisti, tra Ncc e taxi, hanno avuto la possibilità di realizzare almeno una corsa sempre attraverso la nota applicazione.

“Non solo: dopo il lancio del servizio Taxi in Sardegna annunciato la settimana scorsa, prevediamo di aumentare ulteriormente la nostra presenza nel Paese e di lanciare quattro nuove città entro la fine dell’anno. Vogliamo ringraziare tutti quelli che, in questi anni, ci hanno dato la loro fiducia, collaborazione, affetto, dedizione e passione. Grazie a tutti”, conclude la nota sul sito dell’azienda di trasporto automobilistico.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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