ECONOMIA

Tabaccai, sciopero imminente: con obbligo Green Pass minacciano chiusura

I tabaccai annunciano un imminente sciopero, che potrebbe concretizzarsi a partire dal 1° febbraio. La causa riguarda l’obbligo di esibire il Green Pass per entrare all’interno delle strutture. E questo potrebbe scatenare svariati disagi ai cittadini.

Tabaccai: i motivi della protesta

L’annuncio, come spiegato dall’agenzia Agi, arriva dalla Giunta nazionale della Federazione Italiana Tabaccai. “Abbiamo avviato una trattativa con il Governo – ha spiegato il presidente nazionale della Federazione, Giovanni Risso e a breve incontreremo il sottosegretario alla salute Andrea Costa che ha mostrato attenzione alle nostre rivendicazioni“. Se il governo non darà ascolto, lo scioperosarà inevitabile“.

Capiamo l’importanza del Green Pass come ostacolo al diffondersi dei contagi e, soprattutto, come stimolo alla vaccinazione anche per i più recalcitranti – ha spiegato il rappresentante dei tabaccai –. Non ne facciamo quindi una questione di principio ma di buonsenso. Perché in tabaccheria entrano 13 milioni di italiani al giorno non solo per comprare le sigarette ma, soprattutto, per pagare le bollette, ritirare un pacco o comprare i biglietti dei bus locali“.

Il numero degli esercizi in Italia e il loro ruolo

Le tabaccherie sono negozi di vicinato – si sottolinea ancora –, presidiano il territorio su cui sono storicamente radicate ed i tabaccai tutti hanno assicurato, pur nell’infuriare della pandemia, durante il lockdown, servizi essenziali per tutti i cittadini. Un impegno, il nostro, che ora viene disconosciuto. Ma non ci stiamo, il nostro lavoro, il nostro senso di responsabilità devono essere tenuti in considerazione. Lo ribadiremo con assoluta determinazione al sottosegretario alla Salute, Andrea Costa che, ci auguriamo, comprenderà le nostre ragioni“.

Le tabaccherie in Italia sono oltre 50 mila, e danno lavoro a più di 140 mila addetti. L’ultimo Dpcm, che entrerà in vigore dal 1° febbraio, non ha incluso i tabaccai tra le “attività di prima necessità“, dove quindi è possibile recarsi anche senza esporre il Green Pass.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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