Riscattare gratuitamente la laurea non è più un miraggio irraggiungibile. A spalancare questa prospettiva per migliaia di studenti laureati è il presidente Inps Pasquale Tridico. “Permettiamo il riscatto gratuito della laurea a fini pensionistici per incentivarli nei loro studi“, ha detto Tridico in un intervento a Futura 2021. Il presidente Inps ha inoltre evidenziato la necessità di fissare una pensione di garanzia, ossia una soglia sotto la quale non è dignitoso vivere, dopo aver lasciato il mondo del lavoro.
Che la prospettiva pensionistica dei giovani laureati sia un tema spinoso è ormai un fatto noto. Oltre ai salari bassi (che equivalgono a un assegno più basso in futuro), si pone con urgenza un’altra questione. Chi decide di ottenere un titolo universitario, entra nel mondo del lavoro più tardi rispetto ai suoi coetanei. Questo determina un ulteriore ritardo nel versamento dei contributi pensionistici. Alla luce di queste criticità, il riscatto gratuito della laurea potrebbe diventare uno strumento per incentivare i giovani a laurearsi, come ribadito dal presidente Inps.
Le categorie più vulnerabili sono “donne, giovani e Sud“, sottolinea Pasquale Tridico. “Bisogna focalizzare gli incentivi alle assunzioni su queste categorie“, specifica il numero uno di Inps. “Perché è intollerabile che solo il 20% di donne lavori in certe regioni al Sud“, aggiunge Tridico, ricordando come gli “incentivi focalizzati producono risultati, a differenza di quelli a pioggia“. Un’altra proposta riguarda invece la “decontribuzione piena per la donna che torna al lavoro dopo la maternità” anche per combattere il fenomeno delle “dimissioni in bianco che sono stimate in 30-40 mila all’anno“.
A proposito di riscatto della laurea, soltanto pochi mesi fa, Inps aveva messo a disposizione dei suoi utenti una piattaforma per simulare il riscatto della propria laurea. Il servizio è attualmente attivo per i soli soggetti contributivi puri e che abbiano conseguito un titolo di studio esclusivamente dal 1995 in poi. Per calcolare costi e rateizzazione, è sufficiente inserire alcuni dati. Tra questi, la durata legale del corso di studio, il periodo di immatricolazione, la data di nascita e la gestione previdenziale. A questo punto, il sistema calcola due diversi tipi di onere: quello ordinario e quello agevolato.
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