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Quarta giornata di trattative in sede europea per il Recovery Fund e il bilancio Ue 2021-2027. Intercettato dai cronisti poco prima di avviarsi ai negoziati, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha confermato la posizione italiana. “Ci sono stati giorni di trattativa ma ora basta tergiversare – ha ammonito -. Capisco che davanti a un piano così complesso, che comprende strumenti innovativi, ci siano state delle resistenze e delle incomprensioni, chiamiamole così, ma ora dobbiamo finalizzare il tutto”.
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Individuato lo ‘strappo’ nella posizione sul Recovery Fund dei cosiddetti ‘Paesi frugali’, Conte guarda con fiducia a quelli che saranno i tempi entro i quali trovare un accordo definitivo: “Sono cautamente ottimista – ha detto -. Il braccio di ferro ha rischiato di appannare obiettivi comuni, mi sembra che il clima sia cambiato. La scorsa notte c’è stata una svolta dopo la presa di posizione più dura da parte di Italia, Spagna e Portogallo“.
Conte aveva tuonato, durante i lavori svolti nella giornata di domenica, soprattutto contro i Paesi Bassi e il primo ministro Mark Rutte, critico sin dai primi giorni riguardo alle soluzioni studiate dall’Unione Europea: “Vi state illudendo che la partita non vi riguardi o che vi riguardi solo in parte – aveva detto il premier italiano -. In realtà se lasciamo che il mercato unico venga distrutto sarai chiamato a risponderne pubblicamente davanti a tutti i cittadini europei per avere compromesso un’adeguata ed efficace reazione europea”.
Nel corso dei negoziati i ‘frugali’ avevano poi posto un altro ostacolo, quello relativo al legame fra lo stato di diritto e l’erogazione dei fondi da parte dell’Unione Europea. Per Conte, però, non si tratta di un problema difficile da superare: “Ci sono alcune clausole che stiamo rivedendo dal punto di vista legale, ma sul principio mi pare non ci sia nulla da discutere” ha detto il premier.
Conte ha poi ribadito che il Recovery Fund darà una mano a realizzare più velocemente la transizione al digitale: “Stiamo lavorando per le nuove generazioni” ha affermato. E sulla governance ha poi aggiunto: “C’è stato uno scontro in questi giorni. Non permetterò mai che un Paese abbia il monopolio delle decisioni rispetto agli altri, su questo non mollo di un centimetro”.
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