Food+delivery%3A+%26%238220%3BL%26%238217%3Buomo+non+pu%C3%B2+essere+il+pezzo+di+un%26%238217%3Bimpresa%26%238221%3B
newsby
/economia/food-delivery-riders-impresa-economia/amp/
Categories: ECONOMIA

Food delivery: “L’uomo non può essere il pezzo di un’impresa”

[scJWP IdVideo=”Yfl9zY0G-Waf8YzTy”]

Essere riconosciuti come “servizio essenziale” nell’anno della pandemia ma non essere trattati in quanto tali: i riders non ci stanno. Ieri, venerdì 26 marzo, sono scesi in piazza a rivendicare una condizione di lavoro dignitosa e il loro diritto a rientrare in una categoria professionale riconosciuta come tale.
È del mondo del delivery e del food delivery che abbiamo parlato oggi con il prof. Lucio Lamberti in un nuovo appuntamento di “Pillole di Economia“.

Food delivery, un nuovo modello di business

Nell’ultimo anno in cui protagonista è stata la crisi pandemica che ha colpito il nostro Paese, i riders hanno coperto un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Altrettanto essenziali però lo sono stati per tutte quelle attività produttive che hanno usufruito del delivery evitando così di abbassare le saracinesche dei propri negozi.
Abbiamo ormai un modello di business che sta scalzando altri modelli. Senza delivery il ristorante non ce la fa e il supermercato perde quote di mercato“, sottolinea il prof. Lamberti, docente dell’Università telematica San Raffaele.

E ancora: “Siamo davanti ad un esercito di persone singole che hanno come controparte delle multinazionali“, ci spiega l’economista. “Solo Glovo con questo modello di business basato sulle consegne effettuate tramite i riders ha raggiunto una valutazione di mercato di un miliardo di dollari; così come Deliveroo arriva a capitalizzare circa 7miliardi di dollari“.

La professione del rider

È per questa ragione che la professione del rider non è più ascrivibile a un contesto di lavoratore occasionale, “ma dobbiamo parlare di un modello strutturato“. Come ci spiega l’economista, è giusto che queste grandi multinazionali condividano il proprio successo con i lavoratori che ne hanno fatto parte, evitando così il rischio di “banalizzare la presenza dell’uomo all’interno dei meccanismi lavorativi“.

Lucio Lamberti e Rossana Quarato

Recent Posts

Movida, Sala: “Norme non risolutive, ma non possiamo stare fermi”

Sala: "Ho la casella di posta invasa da mail di cittadini che vogliono dormire la…

13 ore ago

Il monito della Nato alla Russia: “Pronti a difenderci da azioni ibride”

L'avvertimento della Nato lanciato a Mosca: "Sosteniamo e siamo solidali con gli alleati colpiti. Agiremo…

17 ore ago

Israele-Hamas, uno dei presunti ostaggi è morto durante l’attacco del 7 ottobre

Si tratta di Dror Or, 49enne il cui corpo è trattenuto nella Striscia di Gaza…

18 ore ago

Cloropicrina, cos’è l’agente chimico che la Russia avrebbe usato come arma?

Gli Stati Uniti hanno nuovamente denunciato Mosca, colpevole di utilizzare armi chimiche nel conflitto in…

2 giorni ago

Italvolley femminile, Velasco: “Non chiedetemi se gioca Egonu o Antropova”

Velasco: "Tutte le giocatrici devono superare i loro limiti e per ciascuna di loro ho…

2 giorni ago

Israele-Hamas, l’accordo per la tregua non convince. Netanyahu: “Rafah sarà invasa comunque”

Si vivono momenti di forte tensione per l’attesa della risposta di Hamas al documento di…

2 giorni ago