ECONOMIA

Canone Rai: si può smettere di pagarlo e chiedere il rimborso

Il canone tv, noto comunemente come canone Rai, è un’imposta che dev’essere pagata dai detentori di apparecchi che rendono possibile la fruizione dei programmi televisivi tramite la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare.

In questa definizione rientrano i televisori, ma anche alcuni altri apparecchi che vedremo tra poco. Dal 2016, il canone Rai si paga direttamente con la bolletta della luce e ha un costo annuale di 90 €. Non tutti però devono spendere questi soldi e a qualcuno spetta anche un rimborso. Le circostanze in cui ciò può accadere sono però molto specifiche ed è importante conoscerle prima di avanzare la propria richiesta.  Chi è esonerato dal pagamento del canone Rai? Adiamolo a scoprire.

Chi è esentato dal pagamento del canone Rai

Come accennato, il pagamento del canone Rai è obbligatorio per tutti coloro che possiedono un televisore o un altro apparecchio in grado di ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare. La normativa entrata in vigore nel 2016 ha introdotto il concetto di “presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo”. In parole povere si da per scontato che chi riceve una fornitura di energia elettrica sia anche in possesso di un televisore.

Foto: Pixabay | JESHOOTS-com

Ciò non sempre corrisponde al vero. Chi non ha un televisore deve inviare ogni anno (entro il 31 gennaio) una domanda all’Agenzia delle Entrate in cui dichiara di non possedere un apparecchio in grado di ricevere o decodificare il segnale satellitare/digitale terrestre. Non è necessario farlo per le eventuali seconde abitazioni, perché la “presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo” si applica solo alla prima casa di proprietà.

Chi non ha un televisore e si limita a seguire i programmi su computer, smartphone o tablet è sempre esentato dal pagamento del canone Rai? Dipende. Se la fruizione delle trasmissioni televisive avviene solo ed esclusivamente tramite la connessione Internet, il pagamento dell’imposta non è previsto. Lo è, invece, se al computer sono collegate chiavette USB, schede o decoder che rendono possibile sintonizzarsi alla radio e alla televisione.

Ci sono altri casi in cui si può richiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai, ma sono molto più ristretti. È escluso dall’imposta, per esempio, chi ha un’età pari o superiore a 75 anni e un reddito che non supera i 6.713,98 euro. Anche gli agenti diplomatici e i funzionari di un’organizzazione internazionale non devono pagare il canone Rai. Lo stesso vale per i funzionari e/o gli impiegati consolari, come previsto dall’articolo 49 della Convenzione di Vienna. In generale, tutti i diplomatici e i militari stranieri sono esentati dall’imposta.

Chi rientra in uno dei casi elencati può inviare una richiesta di esenzione all’Agenzia delle Entrate. Gli appositi moduli da compilare sono disponibili QUI.

Foto Pixabay | Victoria_Borodinova

Chi rientra in una delle casistiche elencate nell’articolo, ma ha già pagato il canone perché non era al corrente della possibilità di essere esonerato, può richiedere un rimborso all’Agenzia delle Entrate. Ciò vale anche per chi ha già versato l’imposta con modalità diverse dall’addebito in bolletta o nel caso in cui il canone sia stato addebitato una seconda volta (su un’utenza elettrica intestata a un altro componente della famiglia anagrafica).

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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