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ECONOMIA

Amazon, il sogno delle consegne fatte da droni: progetto verso il crollo

Sono più di cento i dipendenti di Amazon Prime Air che, secondo quanto afferma ‘Wired’, hanno recentemente perso il proprio lavoro nel Regno Unito. Decine di altri saranno ricollocati in altri ruoli. E il progetto della compagnia sui droni, secondo svariati addetti ai lavori, rischia di naufragare.

Amazon: tutti i problemi del progetto droni

Tale progetto era nato nel 2016. E ‘Wired’, che non ha voluto citare i nomi delle proprie fonti, afferma che lo scoramento tra chi ha lavorato sui droni è tanto. Si parla di un progetto che stava “collassando su se stesso“, “disfunzionale“. Il tutto assomigliava a un “caos organizzato“, gestito da manager “staccati dalla realtà. Fino ai licenziamenti di massa.

Si descrivono crescenti problemi all’interno di Prime Air negli ultimi anni. Secondo chi ha parlato con ‘Wired’, Amazon avrebbe assunto manager che sapevano così poco del progetto da non essere in grado di rispondere a domande basilari sul loro lavoro di base. Si parla di un dipendente che beveva birra alla scrivania al mattino, e altri costretti a formare loro sostituti in Costa Rica.

Tutto ciò che è cambiato in appena cinque anni

Amazon afferma di avere ancora personale che lavora per Prime Air nel Regno Unito, ma non ha commentato quanto scritto da ‘Wired’. Solo cinque anni fa, le operazioni di Prime Air nel Regno Unito erano al centro di una frenetica campagna di pubbliche relazioni, con i dirigenti che affermavano che i droni avrebbero consegnato i pacchi entro pochi anni. La compagnia ha offerto tour nel suo laboratorio segreto di droni alle scuole locali, ha aperto un nuovo enorme ufficio a Cambridge e ha pubblicato una serie di video promozionali con milioni di visualizzazioni.

Il tutto si è quindi improvvisamente arrestato. Un portavoce di Amazon afferma che una presenza di Prime Air nel Regno Unito avrà comunque luogo anche dopo i tagli, ma mancano maggiori dettagli su quale tipo di lavoro svolgerà. Il portavoce ha anche rifiutato di confermare, adducendo motivi di sicurezza, se qualcuno dei voli di prova che una volta riempivano i video promozionali si svolgerà ancora nel Regno Unito. E la netta sensazione è che, almeno per il momento, il progetto droni sia tramontato.

Redazione

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