CULTURA

Van Gogh, schizzi di un capolavoro: in mostra per la prima volta

C’è grande emozione nel mondo dell’arte per la prossima inaugurazione di una mostra dedicata a Vincent Van Gogh. Protagonista è una collezione di schizzi, bozzetti e disegni preparatori a una delle più grandi opere di sempre: “I mangiatori di patate“. Insieme a “La camera di Vincent ad Arles”, “I girasoli” e “La Berceuse”, Van Gogh la considerava una delle sue opere più importanti, come scrive alla sorella in una lettera del 1887. L’inaugurazione della collezione giunge a meno di un mese dalla scoperta di un altro disegno inedito attribuito al genio olandese, in mostra al Museo di Amsterdam, fino al 2 gennaio 2022.

“I mangiatori di patate”, errore o capolavoro?

Nonostante gli sforzi faticosi e insolitamente accademici del genio olandese, raccontati da più di 50 lettere, schizzi, disegni e dipinti, in mostra al Van Gogh Museum di Amsterdam, “I mangiatori di patate” incontra una disapprovazione quasi unanime quando viene completato nel 1885. Tra i detrattori, anche i suoi amici più intimi, incluso il collega pittore Anthon van Rappard.

Il rifacimento che non vide mai la luce

Cinque anni dopo, quando Van Gogh è ricoverato al manicomio a Saint-Rémy-de-Provence, chiede a sua madre e al fratello Theo di spedirgli i disegni dei contadini di Nuenen come ispirazione per una nuova versione. “Sto pensando di rifare il dipinto dei contadini che cenano“, scriveva il pittore. “Quella tela deve essere completamente scura ora, forse potrei rifarla interamente a memoria“. Da questo tentativo, nascono i bozzetti preparatori di un’opera che non vedrà mai la luce. Van Gogh si suiciderà il 29 luglio 1890 di quello stesso anno.

Schizzi e disegni mai esposti prima di oggi

Nel 1890, è a Saint-Rémy, ha nostalgia del nord perché da cinque anni non torna a casa. Torna alle figure dei mangiatori di patate e inizia a disegnare interni e figure a tavola. Alcuni di questi disegni non sono mai stati esposti prima d’ora“, spiega Bregje Gerritse, curatrice della mostra. “Van Gogh credeva molto in quest’opera molto oscura, molto diversa, per il significato che aveva per lui“. Così la curatrice della mostra in programma al Museo di Van Gogh, Amsterdam, da venerdì.

 

 

Linda Pedraglio

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un foglio bianco per raccontare quello che osservo. Il mio romanzo del cuore è Anna Karenina. Mi occupo principalmente di libri, arte e cultura.

Recent Posts

Annunciati i vincitori del Premio Apoxiomeno 2025

Bergamo, 3 settembre 2025 – Annunciati i vincitori dell’edizione 2025 del Premio Apoxiomeno, evento che…

7 giorni ago

Sanità, Abruzzo all’avanguardia: immagini mediche 3D visibili a occhio nudo

Sistema di diagnostica 3D rivoluziona la sanità abruzzese: immagini cliniche visibili senza visori, formazione universitaria…

1 mese ago

Ultimo, è ufficiale: nel 2026 maxi-evento a Tor Vergata

Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…

2 mesi ago

Banche, Colombani confermato alla guida di First Cisl

Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…

3 mesi ago

HIV, a Roma torna l’Anlaids Charity Dinner per sostenere la ricerca

Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…

3 mesi ago

Prevenire lo stress finanziario: come gestire le spese più importanti?

Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…

3 mesi ago