CRONACA

Zona rossa, Lombardia e Piemonte potrebbero uscirne presto: il motivo

Ci sono due Regioni che potrebbero ben presto uscire dalla fatidica zona rossa per essere “promosse” in zona arancione. Sono Lombardia e Piemonte, che stanno facendo registrare importanti discese della velocità del contagio da Coronavirus. Dati che, se confermati, potrebbero tra dieci giorni generare l’attesa novità.

Zona rossa: cosa e quanto tempo serve per uscirne

Come noto, infatti, sono 14 i giorni previsti dal Dpcm per rianalizzare i dati territoriali delle nuove Regioni e, nel caso, modificare la zona rossa. E questo potrebbe essere appunto il caso di Lombardia e Piemonte, che già da quattro giorni presentano una situazione che permetterebbe una ricollocazione in zona arancione.

Le prime regioni entrate in zona rossa dovrebbero essere anche le prime a uscirne“, ha fatto presente Roberto Speranza. Il ministro della Salute ci tiene però a mantenere alto il livello di guardia: “La decelerazione è in corso. Questa settimana sarà importante vedere se continua, e quali sono i numeri dei ricoveri. Ma ancora non siamo di fronte a un arretramento del Coronavirus. La situazione resta molto seria, perché nessuna Regione italiana è in zona verde. Occorre quindi la massima prudenza“.

Le decisioni che spettano al governo e le possibilità delle Regioni

Ricordiamo che il Dpcm prevede che sia il governo centrale a stabilire eventuali allentamenti delle restrizioni, mentre le Regioni hanno la possibilità di emettere provvedimenti più severi in base alle singole situazioni territoriali. Ecco perché, per esempio, l’Abruzzo da mercoledì sarà zona rossa su decisione del suo governatore. E lo stesso potrebbe avvenire per la Puglia.

Nel frattempo però gli stessi governatori hanno chiesto di rivedere questo tipo di normative. L’istanza è stata presentata dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e sarà al centro della Conferenza delle Regioni in programma per martedì. Intanto però Lombardia e Piemonte aspettano il fatidico venerdì 27 novembre. Il giorno che potrebbe sancire la loro uscita ufficiale dalla zona rossa.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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