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Sono circa 200 i lavoratori della Whirlpool che nella mattinata di martedì 20 luglio hanno bloccato i binari dei treni ad Alta Velocità alla Stazione centrale di Napoli. Gli operai hanno esposto striscioni e scandito cori e slogan contro la multinazionale americana, che ormai da mesi ha deciso di chiudere lo stabilimento di via Argine, dando inizio a una vertenza ancora irrisolta.
“Crediamo che il tempo non sia una variabile indefinita – hanno affermato i rappresentanti degli operai a margine della protesta -. Crediamo sia necessario che il governo, e soprattutto il premier Draghi, prendano subito in mano la vertenza. Il presidente del Consiglio intervenga subito come promesso, dia una risposta a queste famiglie. Bisogna fermare questa decisione vergognosa da parte dell’azienda”.
“Vogliamo che Napoli, come città intera, faccia fronte comune – hanno aggiunto -. Questa città non può subire l’ennesimo schiaffo da parte di una multinazionale. Perdere un posto di lavoro in questa terra è una sconfitta, perché ogni posto di lavoro è un presidio di legalità. Noi lotteremo fino alla fine, fino all’ultima goccia di sudore, per difendere la legalità nella nostra terra”.
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