Entro Natale la somministrazione del vaccino anti-Covid potrebbe essere estesa anche ai bambini tra i cinque e gli undici anni. Lo ha dichiarato Franco Locatelli, il presidente del Consiglio superiore di sanità, durante un’intervista a “Buongiorno”, su Sky TG24. Per l’esperto di patologie ematologiche pediatriche si tratta di “un’ipotesi ragionevole”. Locatelli ha cercato di rassicurare chi guarda con preoccupazione al vaccino, spiegando che “è assolutamente sicuro”. “Credo che l’Ema possa arrivare a una valutazione a una approvazione entro fine mese/metà dicembre. A quel punto potremo partire” con la fascia 5-11 anni, ha aggiunto Locatelli.
Locatelli ritiene anche un’ipotesi “ragionevole” e “plausibile” l’estensione della terza dose anche a chi ha meno di 60 anni entro la fine del 2021. Al momento, tuttavia, “credo che l’attenzione vada concentrata e focalizzata sull’offrire la dose booster agli ultrasessantenni, ai fragili e a coloro che hanno ricevuto il vaccino di Johnson & Johnson”.
Parlando dello stato di emergenza, Locatelli ha definito prematuro discutere ora di una proroga oltre il 31 dicembre. Per quanto riguarda il Green Pass, “non si è ancora ragionato su una data precisa di estensione. Però ritengo che in questo momento una sospensione non sia neanche considerabile, sia per i numeri che ancora esistono, sia anche per una condizione climatica che certo non favorisce un’ulteriore riduzione della circolazione virale. Sappiamo tutti che i mesi freddi dell’autunno/invero favoriscono le infezioni respiratorie”, ha sottolineato.
Locatelli si è detto d’accordo con il ministro tedesco Spahn, che ieri ha definito la gestione italiana del Green Pass come la soluzione per contenere la diffusione del virus. Il politico, inoltre, ha parlato di una “pandemia dei non vaccinati”. “È chiaro che abbiamo due situazioni diverse: una che interessa la popolazione di coloro che si sono vaccinati, che ha numeri assolutamente marginali e impatto minimo per quel che riguarda il rischio di sviluppare patologia grave, e un’altra che riguarda le persone non ancora vaccinate”. Quest’ultima “può assumere gli stessi connotati di pericolosità che abbiamo ben conosciuto in tutti questi mesi. Tutta questa osservazione dovrebbe essere un’ulteriore spinta motivazionale per chi, fino a oggi, non si è vaccinato”.
Locatelli ha evidenziato che in varie zone d’Europa si è verificato un incremento della circolazione virale. Per fortuna in Italia la situazione è “significativamente più favorevole”, grazie “all’alta percentuale di soggetti che si sono vaccinati e al mantenimento di tutte le misure di protezione”. Il presidente del Css ha però sottolineato che “non bisogna abbassare la guardia”.
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