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È stato organizzato davanti al tribunale di Milano il presidio di solidarietà nei confronti di Simone Ficicchia, l’attivista autore del lancio di vernice alla Scala di Milano.
“Se Simone diventerà un sorvegliato speciale, allora dobbiamo diventarlo tutti. Siamo Ultima Generazione, ma non vogliamo esserlo. Simone non è un criminale, è un cittadino preoccupato“, hanno dichiarato gli attivisti del movimento ambientalista Ultima Generazione.
“Sono a processo perché mi sono reso conto che i governi non stanno rispettando degli accordi e ho deciso di farlo notare in maniera non violenta. Sono sereno e pronto ad accettare qualunque cosa, so che tante persone non si fermeranno“. Così Simone Ficicchia a margine della manifestazione.
“Simone non è pericoloso per l’ordine pubblico. Non ci aspettiamo una decisione oggi“, ha aggiunto Gilberto Pagani, legale del giovane attivista.
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Al presidio ha partecipato anche Marco Cappato, il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. “Quando non c’è violenza c’è libertà d’espressione e va rispettata. Io condivido le ragioni e gli obiettivi. C’è una politica che non fa nulla riguardo al collasso del nostro pianeta“, ha dichiarato.
“C’è una repressione eccessiva perché non c’è violenza. La crisi climatica sta già avvenendo nei fatti, nella devastazione del territorio. Sono qui a esprimere solidarietà“, ha aggiunto Cappato.
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