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È tornato la notte di martedì primo febbraio il pullmino partito da Busto Arsizio verso la Polonia per riportare a casa diversi ucraini residenti nella zona di Chernobyl. A guidarlo Don Giuseppe Tedesco e altri due compagni di viaggio, per alternarsi in un viaggio di quaranta ore, e dirigersi verso la città polacca di Lodz, dove cinque ragazzi e una giovane mamma con un neonato si erano rifugiati scappando dalle zone bombardate dai russi, ai quali si sono aggiunte una mamma e la figlia recuperate durante il viaggio di ritorno.
“È stato un viaggio faticoso, perché siamo partiti la domenica mattina alle 8:00 e siamo tornati martedì alle 4:30. Siamo stati sul pullmino per 37 ore. Sono stanco e felice, ma non abbastanza“, ha spiegato Don Giuseppe, “perché purtroppo non siamo riusciti a portare a casa tutti quanti“. Ora alcuni abitano nella parrocchia, altri in case di amici e conoscenti. “Ne stanno arrivando altri. Tra venerdì e lunedì dovrebbero arrivare tre mamme e quattro bambini di otto, cinque, tre e due anni“, aggiunge il parroco, “verranno ospitati alla casa Don Lolo, che è proprio qui di fianco all’oratorio“. Congedandosi il don cita Forrest Gump: “Ora voglio riposarmi un po’, diciamo che sono un po’ stanchino“.
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