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Si è tenuta a pochi passi dall’Ambasciata russa la manifestazione per chiedere la fine del conflitto in Ucraina. All’ evento ha partecipato anche il sociologo e dissidente russo, Alexander Bikbov. “Ho lasciato la Russia perché era diventato impossibile fare le ricerche sulle manifestazioni contro il regime di Putin – ha esordito -. Sono qui per illustrare la situazione e per dire che la resistenza della società russa non viene raccontata“. Il sociologo si è lasciato andare parlando di tutto. “La guerra in Ucraina sta producendo disuguaglianze sociali ed economiche e i governi dovrebbero finanziare più la cultura e meno la guerra – ha proseguito parlando dei rischi del conflitto per il mondo -. Dire che l’Ucraina è unico focolaio del nazismo è una bufala, ci sono anche in Russia e sono sotto copertura con Putin“. Mentre sull’escalation nucleare ha sottolineato: “Personalmente credo che una guerra nucleare sia impossibile, ma è difficile predirlo“.
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L’evento si è tenuto a Castro Pretorio, nelle vicinanze dell’Ambasciata russa. È stato organizzato dalla Rete Stop Guerra in Ucraina. Uomini e donne si sono dati appuntamento per chiedere a gran voce il cessate il fuoco da parte “dell’invasore russo e del governo nazionalista ucraino” perché, come sottolinea una manifestante “la guerra nucleare non è esclusa“.
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