Categories: CRONACA

Torna la Dad, il racconto di Julio: “I politici? Un po’ disordinati”

[scJWP IdVideo=”931tseKd-Waf8YzTy”]

“Alla Didattica a distanza darei un 6 e mezzo. Così Julio, studente dell’Istituto Majno di Milano, valuta la Dad dopo il nuovo Dpcm che obbliga nuovamente le scuole secondarie di primo grado, ad eccezione delle prime classi, alle lezioni da casa. Un voto sufficiente e ben ragionato da parte un ragazzo che, seppur molto giovane, mostra già grande equilibrio nel suo giudizio: “Capisco le persone costrette a decidere sulla scuola cercando di non scontentare nessuno”.

“Chiedere aiuto a chi ha più esperienza, non per forza ai vertici”

“Onestamente mi aspettavo di tornare alla Didattica a distanza – dice il giovane studente di seconda media -. Io non mi azzardo a dire che la politica è tutta sbagliata e ha preso decisioni sbagliate, né che è perfetta e ha fatto tutto bene. Parlo in base a ciò di cui sono stato informato: la politica nei nostri confronti è stata un po’ disordinata, non dico che abbia agito male”.

Julio è molto giovane, ma ha le idee chiare su cosa avrebbe fatto per contrastare l’emergenza coronavirus, soprattutto nel settore scolastico: “Avrei chiesto aiuto a molti specialisti, direttamente ai medici però. Di solito quelli che stanno al vertice sono quelli che vivono di meno queste esperienze, al contrario di chi le vive ogni giorno e sa cosa vuol dire”.

“Stop alla Dad solo se i casi diminuiscono”

“Mi metto nei panni dei politici, capisco che sia difficile decidere se mandare tutti quanti in Didattica a distanza – afferma ancora Julio -. Secondo me provano a dare il meglio, almeno alcuni perché ci sono sempre delle eccezioni. Magari ci possono essere soluzioni migliori, che possono essere studiate ascoltando le persone con più esperienza”.

La voglia di tornare sui banchi di scuola, assieme ai propri compagni di classe, non manca. Così come non manca il senso di responsabilità in un momento così complicato. “Se scendessero i casi, se ci fossero le condizioni ideali, assolutamente, sarei molto contento di tornare – dice Julio -. Vorrei che ci fossero sempre meno casi al giorno, per poter andare a scuola”.

Luca Perillo

Classe 1984, Fonico, videomaker e videogiornalista. Formato e cresciuto a Radio Radicale, attualmente coordinatore di una redazione di video giornalisti su Milano e Torino. Si occupa soprattutto di politica e cronaca

Recent Posts

Due comuni hanno revocato la cittadinanza onoraria a Mussolini e l’hanno assegnata a Matteotti

È avvenuto a San Clemente e Ozzano dell'Emilia. La decisione sottolinea la necessità di riflessioni…

21 ore ago

Bella davvero: ecco chi è la protagonista del video di Ultimo

Con "Bella Davvero", il cantautore riesce a catturare l'essenza di un amore intenso e passionale,…

2 giorni ago

La figlia di Bayrou denuncia gli episodi di violenza subiti durante l’adolescenza

PARIGI, 23 apr - Il premier francese, François Bayrou, si è dichiarato sconvolto dalle rivelazioni…

3 giorni ago

Al Gore critica l’amministrazione Trump paragonandola alla Germania nazista

Gore avverte sui leader populisti autoritari che sfruttano i migranti come capro espiatorio, sottolineando il…

4 giorni ago

Cosa succede quando un Papa muore durante il Giubileo?

Si tratta di un'eventualità rara, ma c'è un precedente che aiuta a capire cosa succederà…

5 giorni ago

Addio a Papa Francesco, il Pontefice è morto all’età di 88 anni

Jorge Mario Bergoglio, questo il suo nome di battesimo, ha ricoperto il ruolo di Papa…

5 giorni ago