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“Staremo in silenzio per un’ora. Un silenzio che vorrebbe esprimere il bisogno di pensiero, di riflessione e di empatia verso le popolazioni che stanno morendo e soffrendo in Ucraina. Abbiamo sentito l’urgenza di dare un segno che andasse in direzione totalmente opposta rispetto al diluvio di parole, prese di posizione, opinioni, ricerca del colpevole”. Lo dichiara Fabio Cantelli, vicepresidente del Gruppo Abele, in piazza Carignano a Torino dove si è tenuta un’ora di silenzio contro la guerra in Ucraina.
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“Abbiamo sentito il bisogno di fermarci, riflettere e richiamare l’importanza delle parole laddove le parole siano meditate e che vengano da una riflessione profonda e non siano semplicemente opinioni. Bisogna ritornare a un livello di complessità”, conclude Cantelli. All’iniziativa in piazza a Torino hanno partecipato in centinaia, vestiti di bianco e in silenzio, fra cui anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera.
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