Categories: CRONACA

Thyssenkrupp, De Masi: “Conte ha confermato, non si può far nulla”

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Sono delusa ma non dall’incontro con Conte e Bonafede ma in generale per come sono andati questi anni di processo“. Sono queste le parole di Laura De Masi, sorella di Giuseppe De Masi, vittima del rogo della Thyssenkrupp, al termine dell’incontro con il presidente del consiglio, Giuseppe Conte. “Da quando è stato derubricato il dolo, agli anni di pena tolti e fino alla semilibertà concessa. Nell’incontro di oggi ci è stato detto quello che temevamo e cioè che probabilmente nessun organo può far in modo che la semilibertà sia annullata per questi assassini“, aggiunge.

La prossima settimana, Conte incontrerà Angela Merkel e i due parleranno anche della questione Thyssenkrupp. Il premier si è impegnato la prossima settimana durante l’incontro con la Merkel a portare domande anche da parte nostra. Lui ha detto che farà questo e una serie di verifiche anche per gli imputati italiani che hanno scontato un quarto d’ora di pena in carcere invece di 8 anni. Cercherà di capire cosa è successo anche perché l’informazione della semilibertà l’abbiamo avuta da una servizio radiofonico“, conclude Laura De Masi.

Thyssenkrupp, Avv. Lana: “Il premier si è impegnato alla convocazione dell’ambasciatore tedesco”

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Anche l’avvocato dei parenti delle vittime, Antongiulio Lana, ha commentato l’incontro con il presidente del Consiglio. “C’è un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo nei confronti dell’Italia e della Germania. Per l’Italia, per i ritardi di trasmissione degli atti di sentenza tradotti in tedesco. Per la Germania, per l’assoluto inadempimento della sentenza della Corte suprema italiana che è del 2016 e oggi ancora non è stata data esecuzione. Davanti la Corte adesso l’Italia e la Germania devono rendere conto, svolgere delle memorie che scadono ad agosto, leggeremo quello che scrivono le loro difese e se possibile troveremo un accordo con i due governi. Questo è un auspicio. Quanto accaduto è una cosa grave per cui il premier si è impegnato alla convocazione dell’ambasciatore tedesco cui chiedere conto“, le sue parole.

Bonafede: “Convocheremo l’ambasciatore tedesco”

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La conferma delle parole dell’avvocato Lana è arrivata anche dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. “Siamo in una situazione un po’ particolare perché ancora non abbiamo questo provvedimento relativo all’esecuzione della pena dei due manager tedeschi in Germania. Dobbiamo attendere questo provvedimento e conoscerne i dettagli, senza promettere nulla se non l’impegno massimo. I nostri canali diplomatici sono attivati per capire quali sono i problemi nel ritardo della trasmissione. Convocheremo l’ambasciatore tedesco attraverso il ministro Di Maio, per chiedergli i dettagli di questa situazione che si è venuta a creare“, il suo commento.

“Massimo impegno senza promesse”

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Il ministro Bonafede, al termine dell’incontro con i famigliari delle vittime, ha promesso massimo impegno da parte del governo. “Abbiamo avuto l’occasione di parlare con i famigliari delle vittime, sappiamo che per loro è un dolore inimmaginabile, una ferita aperta per tutto il Paese. Siamo sempre stati vicini ai famigliari in tutto il percorso della giustizia. Siamo di fronte ad una situazione un po’ particolare perché abbiamo voluto incontrarli ma ancora non abbiamo questo provvedimento relativo alla esecuzione della pena dei manager in Germania“.

Al momento, però, è impossibile fare delle promesse. “Dobbiamo attendere questo provvedimento e in questo percorso senza promettere nulla se non l’impegno massimo, abbiamo attivato i nostri canali giudiziari, continueremo a muoverci così perché la strage della Thyssenkrupp è una ferita aperta e vogliamo continuare a stare vicino ai famigliari“.

Redazione

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